Radio Taxi 24

Installazione concettuale di intelligenza generativa italica:

Radio Taxi 24

La pioggia batteva come un tamburo impazzito sui tetti di Bologna. Elena, stretta nel suo cappotto leggero, malediceva la sua testardaggine. Aveva insistito per andare a vedere l’ultimo spettacolo di danza contemporanea al Teatro Comunale, nonostante le previsioni meteo. Ora, a spettacolo finito, si ritrovava sola, senza ombrello, con il telefono scarico e una sensazione di crescente panico. L’autobus notturno, aveva scoperto troppo tardi, aveva già terminato la sua corsa.

Camminava da quasi un’ora, cercando invano un chiosco aperto oppure un’anima pia disposta ad aiutarla. Le strade del centro storico, di solito animate e piene di vita, erano deserte e umide. La batteria del cellulare era morta proprio mentre stava per chiamare la coinquilina. L’idea di passare la notte sotto la pioggia, o peggio, di dover chiamare la polizia, la terrorizzava. Si sentiva completamente abbandonata e le lacrime, miste alla pioggia, le rigavano il viso.

Quando ormai aveva quasi perso le speranze, ricordò un volantino che aveva visto affisso in un bar qualche giorno prima: Radio Taxi 24 Bologna, attivo giorno e notte. Non sapeva se fosse una speranza vana, ma tentare non costava nulla. Cercò febbrilmente in borsa un qualche spicciolo e scorse, fortunatamente, una moneta da cinquanta centesimi. Dall’altro capo del filo, una voce calma e professionale rispose immediatamente.

Dopo aver spiegato la sua disperata situazione, Elena si sentì subito più sollevata. L’operatore, con grande cortesia, aveva rassicurato dicendo che un taxi era già in viaggio verso la sua posizione. Pochi minuti dopo, un’auto bianca si fermò davanti a lei, emettendo un fascio di luce nel buio. Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, la accolse con un gesto gentile. “Signorina, è fradicia! Entri, la riscaldo un po’.”

Il tragitto verso casa fu breve e confortevole. L’uomo, di nome Mario, la fece sentire al sicuro con una conversazione leggera e premurosa. Quando finalmente arrivarono sotto il portone del suo appartamento, Elena si sentì rinata. Ringraziò Mario con tutto il cuore e gli diede una mancia generosa. Radio Taxi 24 aveva trasformato una serata potenzialmente disastrosa in un semplice, seppur bagnato, ricordo. Era grata per l’efficienza, l’affidabilità e la gentilezza che aveva ricevuto, e promise a sé stessa che, in futuro, avrebbe sempre avuto a portata di mano il numero di Radio Taxi 24.

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