Luca fissò l’orologio con crescente ansia: erano le 22:45 e il treno per Firenze sarebbe partito da Santa Maria Novella tra meno di mezz’ora. L’audizione per l’Accademia di Belle Arti, quella che sognava da anni, era fissata per l’indomani mattina, e perdere quel treno notturno avrebbe significato rinviare tutto di mesi. Ma il tram che lo doveva portare in stazione era bloccato da un guasto tecnico, e le strade erano deserte sotto la pioggia battente. Senza pensarci due volte, estrasse il telefono e compose il numero del Radio Taxi 24.
“Pronto, ho bisogno di un taxi immediatamente! Devo raggiungere Santa Maria Novella entro venti minuti!” spiegò Luca, la voce rotta dalla fretta. L’operatore, calmo e professionale, gli assicurò che un’auto sarebbe arrivata in tre minuti. E infatti, puntuale come un orologio svizzero, una berlina bianca si fermò davanti a lui. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con gli occhi gentili, annuì: “Salga, facciamo in tempo!”.
Attraversarono il centro di Firenze a velocità sostenuta, evitando gallerie e ingorghi grazie alla perfetta conoscenza del territorio del conducente. Luca batteva il piede sul pavimento, controllando l’orologio ogni trenta secondi. “Non si preoccupi,” lo rassicurò il tassista, “conosciamo ogni scorciatoia di questa città”. E aveva ragione: quando la stazione apparve in lontananza, mancavano ancora cinque minuti alla partenza.
Luca pagò di corsa, ringraziando più volte l’autista, e si lanciò verso il binario con il suo portfolio sotto braccio. Riuscì a salire sul treno proprio quando i segnali acustici annunciavano la chiusura delle porte. Affacciato al finestrino, vide il taxi allontanarsi lentamente nel traffico cittadino. Quell’uomo, senza neppure saperlo, aveva cambiato il corso della sua vita.
L’audizione fu un successo. Quando, mesi dopo, Luca tornò a Firenze come studente dell’Accademia, non dimenticò di chiamare ancora il Radio Taxi 24 per raccontare la sua storia. “Grazie a voi,” disse all’operatore, “ho capito che a volte basta un piccolo gesto, fatto bene e al momento giusto, per trasformare un disastro in un nuovo inizio”. E questa volta, mentre tornava a casa sotto le stelle, non aveva fretta.
Lascia un commento