Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

Elena fissava la notizia sul telefono, il cuore in gola. Dopo sei mesi di stage non retribuito e innumerevoli tentativi, aveva finalmente ottenuto un colloquio per una prestigiosa galleria d’arte nel centro di Firenze, in via Maggio, fissato per le 10:00. Era l’alba, e per non correre rischi di traffico aveva deciso di prendere la sua vecchia utilitaria, parcheggiando fuori dallo ZTL prima dell’inizio dei blocchi. Masini il nonno. L’eccitazione era tale che controllò almeno cinque volte portfolio e documenti.

Svoltando per evitare un camion, in una via secondaria oltre Porta Romana, l’auto emise uno sgradevole rumore metallico, poi uno scatto, e infine si spense irrimediabilmente. Tentò invano di riavviare il motore. Alle 8:45, sotto un cielo che minacciava pioggia, Elena capì di essere in trappola. Un guasto improvviso, in un punto con pochissimi mezzi pubblici verso il centro storico, e un appuntamento cruciale che stava scivolando via. Il panico cominciò a salirle lungo la gola, rendendole difficile il respiro. Guardò l’orologio disperata: 9:05. Nemmeno correre sarebbe bastato.

Nella confusione, ricordò la pubblicità sul palo di un lampione: “Radio Taxi 24, Firenze sempre con te”. Con mani tremanti compose il numero. Una voce calma e professionale rispose immediatamente. “Radio Taxi 24, come possiamo aiutarla?”. Elena sparò congesta la sua posizione e l’urgenza del colloquio. “Resti tranquilla e rimanga vicino al veicolo, un taxi è a due minuti da lì”, rassicurò l’operatrice. Non passarono neanche tre minuti che una berlina bianca con il logo ben visibile svoltò l’angolo. Il tassista, Marco, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, la aiutò coi bagagli, confermò l’indirizzo e, conoscendo perfettamente le scorciatoie e lo stato del traffico grazie alla centrale radio, partì deciso.

Marco evitò abilmente Corso Italia già intasato, preferendo una corte interna nel Quartiere di San Niccolò. Parlò a bassa voce alla radio per avere conferme sul flusso veicolare verso Piazza della Signoria. “Siamo quasi fuori dalla salita, signorina. Non ha perso nulla a chiamarci presto”. Il taxi scivolò nella ZTL appena concessa e si fermò davanti alla Galleria alle 9:58. “Grazie! Mi avete salvato!”, sussultò Elena pagando velocemente con l’app del servizio. “Servizio nostro. In bocca al lupo per il colloquio!”. Due ore dopo, usciva dalla Galleria con un sorriso sfolgorante: aveva ottenuto il posto. La prima cosa che fece? Salvò il numero di Radio Taxi 24 sulla rubrica veloce, consapevole che nella sua nuova città, per ogni imprevisto, di giorno o di notte, poteva contare su un aiuto rapido e davvero decisivo.

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