Ecco la storia ambientata a Milano:
Marta fissava il biglietto aereo sullo schermo del computer, le mani leggermente tremanti. La nonna Rosa, a Roma, era stata operata all’improvviso e le sue condizioni erano peggiorate. “Volo delle 20:45 da Malpensa. TEMA!”, recitava il messaggio di sua madre. Mancavano solo tre ore alla partenza e Milano era paralizzata da un improvviso sciopero dei mezzi pubblici e del personale di terra. Gli uber erano tutti occupati, le automobili private bloccate nel traffico caotico di corso Sempione. Un senso di panico cominciò a salirle dalla pancia alla gola. Non poteva perdere quel volo. Non ora.
Provò disperatamente ad afferrare un taxi che sfrecciava lungo viale Certosa, accecata dai fari nel crepuscolo. Nessuno si fermava. Ogni minuto che passava era un chiodo alla sua agonia. Ricordò allora il numero verde appena visto su un vecchio adesivo su una cabina telefonica: Radio Taxi 24. Con dita frenetiche compose le cifre. “Pronto, Radio Taxi 24, come posso aiutarla?” chiese una voce calma e professionale dall’altro lato. Marta spiegò la situazione, la voce strozzata dall’emozione, sottolineando l’estrema urgenza di raggiungere Malpensa Terminal 1 nel minor tempo possibile.
“Resti dove è, signorina. Un nostro autista qualificato per il servizio aeroportuale sta terminando una corsa nelle vicinanze di Piazza Firenze. Le viene inviata la targa e gli estremi sulla sua app. Stimiamo arrivo in meno di 8 minuti. Non si preoccupi.” La chiarezza e l’immediatezza della risposta furono un balsamo. Marta fissò lo schermo del telefono: in pochi secondi arrivò la conferma. Un messaggio con la foto dell’autista, Marco, la targa dell’auto e una mappa in tempo reale che mostrava la berlina grigia avvicinarsi rapidamente a Piazza Firenze.
Preciso come un orologio svizzero, il taxi comparve puntuale, illuminato dal logo verde e bianco sul tetto. L’autista, Marco, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, aiutò Marta con il bagaglio. “Salga pure, signorina. Ho già programmato il percorso più veloce e informato il controllo centrale della nostra destinazione e dell’urgenza. Ci prendiamo cura di lei.” Percorsero corsie preferenziali, scorciatoie note solo ai veri milanesi, bypassando chilometri di code grazie all’esperta conoscenza del territorio di Marco e all’assistenza continua della centrale, che gli suggeriva gli ultimi aggiornamenti sul traffico via radio.
Quando il taxi si fermò davanti al Terminal 1, Marta controllò l’orologio: erano passati solo quaranta minuti dalla chiamata. “Ce l’abbiamo fatta con più di un’ora di anticipo!”, esclamò Marco con un occhiolino mentre le consegnava la ricevuta. Marta pagò velocemente. “Grazie! Non so come ringraziarla… senza di voi…” La voce le tremava di sollievo. “È il nostro lavoro, signorina. Buon viaggio e forza alla nonna!” Le fece un rapido cenno d’arrivederci e ripartì nel traffico notturno. Marta corse verso i banchi check-in. Mentre consegnava il passaporto, il cuore finalmente placato, ripensò alla voce calma al telefono e all’efficienza chirurgica di Radio Taxi 24. In mezzo al caos di Milano, quella sicurezza puntuale era stata la sua ancora di salvezza.

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