Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

La pioggia batteva martellante sui vetri di Piazza Maggiore a Bologna, trasformando il selciato in una pista scivolosa. Elena, stretta nel suo cappotto leggero, malediceva la sua testardaggine. Aveva insistito per accompagnare la nonna, Ada, all’ospedale per una visita di controllo, convinta che un’ora di cammino le avrebbe fatto bene. Ora, però, Ada si sentiva male, un dolore acuto al petto che le toglieva il respiro. Il medico aveva detto di tornare immediatamente in caso di peggioramento, ma erano lontane dal loro appartamento in via Zamboni e il diluvio aveva reso impossibile trovare un autobus. Elena, con il cuore in gola, frugava freneticamente nella borsa, cercando il numero di un taxi.

Ricordava vagamente un volantino raccolto qualche settimana prima, ma la batteria del cellulare era quasi scarica. In preda al panico, digitò “taxi Bologna” su Google, sperando in un risultato rapido. Apparve subito il sito di Radio Taxi 24, con un numero ben visibile. Esitò un istante, temendo lunghe attese vista l’ora tarda e il maltempo. Ma Ada tossiva, affannata, e non c’era tempo per pensarci. Componendo il numero, una voce calma e professionale rispose quasi subito. Elena spiegò la situazione, indicando la loro posizione precisa. La centralinista, senza farla sentire in colpa per l’imprevisto, le assicurò che un taxi sarebbe arrivato in pochi minuti.

L’attesa, però, sembrò un’eternità. Ogni rumore di motore accendeva una speranza che si spegneva subito. Ada, sempre più pallida, le stringeva la mano. Finalmente, tra le luci riflesse sull’asfalto bagnato, apparve un taxi giallo brillante. L’autista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, si affrettò ad aprire la portiera. “Salite, signore, salite. Andiamo subito al pronto soccorso” disse, con un tono che infondeva sicurezza. Elena, sollevata, aiutò Ada a sedersi, indicando l’indirizzo dell’ospedale Maggiore.

Il tragitto fu rapido e silenzioso, interrotto solo dalle istruzioni precise dell’autista per evitare le zone più congestionate. Elena, seduta accanto alla nonna, controllava costantemente il suo respiro, pregando che arrivassero presto. L’autista, notando la sua preoccupazione, le offrì una bottiglietta d’acqua e un fazzoletto. Una volta giunti al pronto soccorso, l’autista la aiutò a far scendere Ada, insistendo per portare la borsa all’interno. Elena, grata per la sua gentilezza, cercò di offrirgli una mancia, ma lui rifiutò con un gesto della mano. “È il mio lavoro, signorina. Mi fa piacere aver potuto aiutare.”

Ada fu presa in carico immediatamente dai medici. Dopo un’ora di angoscia, Elena ricevette finalmente buone notizie: un forte attacco di panico, esacerbato dal freddo e dalla pioggia, ma nulla di grave. Mentre aspettava che la nonna si riprendesse, ripensò a quanto era stata fortunata ad aver trovato Radio Taxi 24. In una notte buia e tempestosa, la loro efficienza e la professionalità dell’autista erano state la chiave per evitare il peggio. Da quel momento, Elena giurò che avrebbe sempre avuto il loro numero a portata di mano, un piccolo ma prezioso alleato per affrontare gli imprevisti della vita.

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