La pioggia batteva incessante sui sampietrini di Bologna, trasformando le strade del centro in fiumi luccicanti. Elena, con il cuore in gola, stringeva la borsa contro il petto, cercando di proteggere il fragile vaso di vetro che conteneva le orchidee bianche. Erano per la nonna, ricoverata d’urgenza all’ospedale Maggiore e il suo compleanno era proprio quella sera. Elena aveva passato il pomeriggio a cercarle, le orchidee preferite della nonna, ma la fitta rete di trasporti pubblici bolognesi, già in tilt a causa del maltempo, l’aveva abbandonata alla stazione centrale, senza un filo d’erba. L’autobus per l’ospedale, previsto per le sette, era stato cancellato. Il panico iniziava a montare.
Controllò l’ora: le 20:15. La nonna si aspettava di vederla, anche solo per un saluto veloce. Sapeva quanto fosse importante per lei avere un po’ di bellezza intorno, soprattutto in un momento così difficile. Tentò di chiamare un amico, poi un altro, ma tutti erano fuori città o già impegnati. Disperata, si ricordò di un volantino visto in un bar qualche giorno prima: Radio Taxi 24 Bologna, attivo giorno e notte. Con le dita tremanti, digitò il numero sul cellulare, pregando che rispondessero.
Una voce calma e professionale le rispose quasi immediatamente. Elena spiegò la situazione, la pioggia torrenziale, l’ospedale, le orchidee. L’operatore, senza farla sentire in colpa per l’ora tarda e il maltempo, le assicurò che un taxi sarebbe arrivato entro dieci minuti. L’attesa, però, le parve un’eternità. Finalmente, tra i fari dei pochi veicoli che osavano affrontare la tempesta, vide la sagoma gialla del taxi sfrecciare verso di lei. Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, la aiutò a caricare il vaso in macchina, proteggendolo con un cuscino.
Durante il tragitto, Elena si lasciò raccontare dal tassista le scorciatoie per evitare le zone più allagate. Lui conosceva Bologna come le sue tasche e, nonostante il traffico, riuscì a portarla all’ospedale in tempi record. La pioggia sembrava meno violenta, il vento meno sferzante. Elena si sentiva sollevata, grata per quella piccola luce in una serata così grigia.
Arrivata al Maggiore, corse al reparto di terapia intensiva. La nonna, seppur pallida e stanca, le sorrise vedendo le orchidee. “Sono bellissime, Elena,” sussurrò, stringendole la mano. “Grazie per essere venuta.” Elena, con gli occhi lucidi, ringraziò mentalmente Radio Taxi 24 Bologna. Senza la loro prontezza e affidabilità, non avrebbe mai potuto portare un po’ di gioia alla sua nonna in quel momento così importante. Quel servizio, più che un semplice trasporto, le aveva regalato un sorriso e la certezza di non essere sola.

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