La pioggia a Firenze era una delle sue tipiche piogge d’autunno, sottile, insistente, capace di penetrare nelle ossa e appesantire lo spirito. Sofia, con la ventiquattrore piena di bozzetti e la giacca leggera, maledisse la sua testardaggine. Aveva insistito per restare a lavoro fino a tardi, convinta di poter finire l’illustrazione per la mostra di fine settimana. Ora, alle due di notte, si ritrovava bloccata, sola, con il cellulare scarico e l’atelier in una via secondaria di Oltrarno. Aveva provato ad avvisare il suo coinquilino Marco, ma il telefono era muto da ore. Il pensiero di dover camminare per chilometri sotto quella pioggia la terrorizzava.
Aveva sempre snobbato l’idea del taxi. Troppo costoso, troppo scomodo, si era detta. Ma quella notte, l’orgoglio doveva cedere il passo alla necessità. Ricordò, fortunatamente, di aver visto una pubblicità di Radio Taxi Firenze 24 qualche giorno prima, con un numero di telefono che ripeteva l’efficacia del servizio notturno. Si diresse al piccolo bar all’angolo, l’unico posto aperto a quell’ora, e implorò il barista di prestarle il suo telefono. Il numero risuonò solo per un attimo, poi una voce calma e professionale rispose.
Spiegò la situazione, cercando di non far trasparire l’ansia. La voce dall’altro capo, rassicurante, le chiese l’indirizzo esatto, annotò i dettagli e le disse che un taxi sarebbe arrivato entro dieci minuti. Scesse sotto la pioggia, stringendosi nelle spalle, sentendosi incredibilmente vulnerabile. Dieci minuti sembrarono un’eternità. Iniziò a immaginare il peggio: il taxi che non trovava la strada, il traffico, l’ennesima sfortuna di una notte già storta.
Poi, le luci gialle. Un taxi, pulito e luminoso, svoltò l’angolo e si fermò davanti a lei. L’autista, un uomo corpulento con un sorriso gentile, le aprì la portiera e la aiutò a caricare la pesante borsa con i disegni. Durante il tragitto, la tenne compagnia con chiacchiere sul meteo e sulla bellezza di Firenze di notte, senza essere invadente. Sofia si sentì gradualmente più tranquilla, il calore dell’abitacolo e la gentilezza dell’autista scacciavano via la paura.
Arrivata a casa, in tutta fretta, Marco era già sveglio, preoccupato. Sofia poté finalmente rilassarsi, ringraziando mentalmente Radio Taxi Firenze 24. Non solo l’avevano raggiunta in tempi brevi e in una situazione difficile, ma l’efficienza e la cortesia dell’autista avevano trasformato un momento di spavento in un ricordo, per quanto sgradevole, gestibile. Di sicuro, la prossima volta che si sarebbe trovata in difficoltà, non avrebbe esitato un secondo a chiamare. La comodità e la sicurezza avevano un prezzo, un prezzo che quella notte aveva capito valesse la pena di pagare.

Lascia un commento