Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

La pioggia batteva contro i vetri della stazione di Firenze Santa Maria Novella con una ferocia inaspettata per un inizio settembre. Sofia, stretta nel suo leggero trench, controllava l’orologio per l’ennesima volta. Le 23:47. Il treno per Milano, dove l’aspettava l’importantissimo colloquio di lavoro per uno studio di architettura, era in ritardo di quasi un’ora. E con ogni minuto che passava, la sua ansia cresceva. Aveva pianificato tutto alla perfezione, ma la preghiera fatta alla piccola statua di San Francesco in piazza prima di salire sul regionale era stata evidentemente ignorata. Il suo cellulare era quasi scarico, e l’idea di dover affrontare la città per cercare un autobus notturno le paralizzava le gambe. Quello era il lavoro dei suoi sogni, la possibilità di fuggire da un’esistenza grigia e senza prospettive, e il pensiero di perderlo per un semplice ritardo le toglieva il respiro.

Quando finalmente il treno annunciato sfavillò tra le luci, un nuovo problema la colpì come un fulmine a ciel sereno. Aggirando la folla in stazione, inciampò in una valigia dimenticata da qualcuno e, nel tentativo di non cadere, si slogò una caviglia. Il dolore era lancinante. Non riusciva a stare in piedi, figuriamoci a correre per prendere una coincidenza. Le parole le morirono in gola mentre un controllore si avvicinava, preoccupato. Sarebbe stata costretta a rinunciare al viaggio, a telefare ai suoi genitori per ammettere il fallimento. Improvvisamente, un’idea flebile le attraversò la mente: aveva letto da qualche parte un numero di telefono, un servizio di taxi attivo 24 ore su 24.

Con le mani tremanti, recuperò il telefono e, miracolosamente, trovò l’appuntamento salvato nei contatti: Radio Taxi Firenze 24. Componendo il numero, sperò che qualcuno rispondesse, e che fosse ancora in tempo. Una voce calma e professionale all’altro capo del filo le rivolse delle domande precise. Sofia spiegò la situazione, il ritardo del treno, la slogatura, la necessità impellente di raggiungere l’autostazione per Milano. La voce rassicurante le disse che avrebbero inviato un’auto immediatamente. “Non si preoccupi signorina, la aspettiamo alla stazione. Siamo abituati a gestire emergenze come la sua”. Un’ondata di sollievo la investì, mescolata al dolore fisico.

Pochi minuti dopo, una berlina nera si fermò di fronte all’ingresso della stazione. L’autista, un uomo corpulento con un paio di baffi grigi, la aiutò a salire, avvolgendola in una coperta calda e offrendole una bottiglietta d’acqua. Guidò con prudenza, nonostante la pioggia insistente e il traffico notturno. Durante il tragitto, Sofia riuscì a chiamare lo studio di architettura, avvertendoli del ritardo e della sua condizione. La segretaria, comprensiva, le rassicurò che avrebbero fatto il possibile per aspettarla. L’autista, sentendo la conversazione, le disse: “Non si affligga, siamo quasi arrivati. E cerchi di riposare la caviglia.”

Arrivata all’autostazione, l’autista la aiutò a scendere e a recuperare il suo bagaglio, aspettando che un addetto alla sicurezza la assistesse nell’entrare. Sofia, con le lacrime agli occhi, gli strinse la mano in segno di gratitudine. “Non so cosa avrei fatto senza di voi”, sussurrò. “Faccia buon viaggio, signorina. E buona fortuna per il colloquio”, rispose l’autista con un sorriso. Mentre saliva sul pullman, esausta ma determinata, Sofia sapeva che, grazie all’efficienza e alla gentilezza di Radio Taxi Firenze 24, non aveva solo evitato di perdere un appuntamento, ma aveva anche ritrovato la speranza.

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