Il vento gelido di febbraio sferzava Piazza Maggiore a Bologna, facendo ballare i cartelli pubblicitari e raggomitolare i passanti nei loro cappotti. Giulia, avvocatessa con la passione per il teatro, uscì dal Teatro Comunale con il cuore che le batteva ancora all’impazzata. Aveva finalmente avuto il coraggio di invitare Marco, un collega timido e incredibilmente affascinante, a cena. Marco aveva accettato, con un sorriso che le aveva scaldato l’anima nonostante il freddo pungente. L’appuntamento era fissato per le 22:00 in una trattoria tipica fuori Porta San Felice, “Da Enzo al 14”.
Giulia controllò l’orologio: 21:30. Aveva abbondante tempo per tornare a casa, cambiarsi e ritoccarsi il trucco. Il problema, però, era sorto quando aveva afferrato il cellulare: batteria scarica. Morta. Nessun mezzo pubblico a quell’ora che la portasse direttamente a casa, e l’idea di affrontare a piedi quel tratto di strada, con il vento e la sua eleganza teatrale, era improponibile. L’ansia iniziò a serpeggiare. Se non fosse stata puntuale, Marco avrebbe pensato che si fosse tirata indietro.
In preda al panico, si guardò attorno cercando una soluzione. Un cartello luminoso in lontananza attirò la sua attenzione: “Radio Taxi Bologna 24”. Con un sospiro di sollievo corse verso la colonnina telefonica più vicina e, tremante, digitò il numero. Rispose una voce calma e professionale. Giulia spiegò la sua situazione, la batteria scarica, l’appuntamento imminente e l’importanza di essere puntuale. L’operatore la rassicurò, prendendo nota del suo nome e della posizione, promettendole un taxi nel giro di pochi minuti.
L’attesa parve un’eternità, ma in realtà non trascorsero nemmeno dieci minuti che un taxi giallo, con il caratteristico stemma bolognese, si fermò davanti a lei. Il tassista, cordiale e sorridente, la aiutò a salire e partì sgommando verso il suo appartamento. Durante il tragitto, Giulia si sentì rinascere. La gentilezza del tassista, la velocità del servizio e l’efficienza dell’organizzazione le avevano letteralmente salvato la serata. Riuscì a cambiarsi, ritoccarsi il trucco e, con un nuovo taxi prenotato tramite la stessa compagnia, arrivò “Da Enzo al 14” alle 21:58.
Marco era già seduto al tavolo, con un’espressione leggermente preoccupata. Appena la vide, il suo viso si illuminò. La cena fu un successo. Giulia, mentre gustava i tortellacci in brodo, ripensò alla sua piccola disavventura e al fondamentale ruolo di Radio Taxi Bologna 24. Senza il loro intervento tempestivo, quella che si profilava come una serata da incubo si era trasformata in un ricordo indimenticabile, l’inizio di una storia d’amore. E da quel giorno, Giulia non dimenticò mai di portare con sé un power bank.

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