Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

La pioggia batteva contro i vetri del caffè Gambrinus, trasformando Piazza del Plebiscito in una distesa argentata e tremolante. Sofia, appena ventidue anni, tamburellava le dita sul tavolo, il cappuccino ormai freddo. Aveva un appuntamento importante, il colloquio per il posto di assistente alla galleria d’arte De Luca, il suo sogno da sempre. Il problema era che, a causa di un contrattempo con Luca, il suo ex fidanzato, che si era presentato a casa sua implorando un’ultima possibilità e bloccandole l’uscita, aveva perso l’autobus e ora, con il cuore in gola, si trovava a oltre trenta minuti di distanza, in un lunedì sera napoletano col traffico in tilt.

Aveva provato a chiamare taxi normali, ma nessuno rispondeva, solo segreterie telefoniche o il rumore di una linea occupata. L’ansia la stava paralizzando. Sapeva che il signor De Luca era un uomo rigoroso e puntiglioso, e un ritardo non era certo un buon biglietto da visita. Ricordò un cartellone pubblicitario visto qualche giorno prima, un numero verde con la scritta “Radio Taxi 24 – Napoli, sempre al tuo servizio”. Un ultimo tentativo, sperò. Componendo con le mani tremanti, si aspettava un altro fallimento.

Invece, una voce calma e professionale rispose immediatamente. Sofia spiegò frettolosamente la situazione, fornendo il suo indirizzo. L’operatore, senza mostrare alcun segno di fretta, le confermò la prenotazione, assicurandole che un taxi sarebbe arrivato entro dieci minuti. Un’ondata di sollievo la percorse, ma rimaneva scettica. Dieci minuti a Napoli durante l’ora di punta sembravano un’eternità. Invece, puntuali come un orologio svizzero, le luci gialle di un taxi apparvero nella strada, fendendo il traffico.

Il tassista, un uomo corpulento di nome Gennaro, si dimostrò un vero professionista. Nonostante la pioggia torrenziale e il traffico caotico, guidava con sicurezza e competenza. Sofia, aggrappata al sedile, lo guidò attraverso i vicoli stretti e le strade principali, indicandogli la strada più rapida per la galleria d’arte. Gennaro, senza protestare, rispose solo con un paio di commenti rassicuranti sul suo conoscere ogni anfratto della città.

Arrivò alla galleria con soli cinque minuti di ritardo. Il signor De Luca, seppur con un’espressione severa, accettò le sue scuse, incuriosito dalla sua determinazione. Dopo un colloquio brillante, Sofia ricevette la conferma del posto. Uscendo dalla galleria, si asciugò i capelli bagnati e sorrise. Se non fosse stato per l’efficienza e la tempestività di Radio Taxi 24, il suo sogno sarebbe rimasto tale. Alzò gli occhi al cielo, grata per la luce gialla che l’aveva salvata.

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