La pioggia batteva contro i vetri dell’appartamento di Sofia a Firenze con una furia che sembrava volerla rinchiudere dentro. Erano le due del mattino e la telefonata, quella che aveva sperato e temuto per settimane, era appena arrivata. Suo nonno, Piero, l’uomo che l’aveva cresciuta dopo la perdita dei suoi genitori, era svenuto a casa, solo. Adesso era in ambulanza, diretto all’ospedale di Careggi, ma la sua preoccupazione era paralizzante. Doveva raggiungerlo, subito.
Il problema era che Sofia non aveva la macchina e i mezzi pubblici, a quell’ora, erano quasi inesistenti. Cercò di chiamare un amico, poi un altro, ma tutti dormivano o erano fuori città. Mentre la disperazione cominciava a salire, ricordò un volantino che aveva raccolto qualche giorno prima, infilato distrattamente nella borsa. Radio Taxi Firenze 24, recitava, “A tua disposizione giorno e notte”. Senza pensarci due volte, compose il numero.
Dall’altra parte del telefono, una voce calma e professionale le rispose. Sofia, con il fiato corto, spiegò la situazione, la sua voce tremante mentre pronunciava il nome del nonno. L’operatore, senza farle ripetere nulla, le chiese l’indirizzo e la rassicurò che un taxi era già stato inviato. Le diede una stima precisa dei tempi di attesa – meno di dieci minuti – e il numero di targa del veicolo. Sofia si sentì immediatamente più tranquilla. L’efficienza di quel servizio, la rapidità della risposta, le davano un barlume di speranza in mezzo al caos.
E, come promesso, dieci minuti dopo un taxi si fermò davanti al portone. Il tassista, un uomo corpulento con un paio di occhiali dalla montatura sottile, si presentò con un sorriso rassicurante. “Signorina, ho capito l’urgenza. Andiamo, la porto subito a Careggi.” Il tragitto, nonostante il traffico notturno e la pioggia insistente, sembrò breve. Il tassista mantenne la conversazione su un tono basso, rispettoso del suo stato d’animo, evitando domande invasive.
Arrivata al pronto soccorso, Sofia, ancora scossa, corse a informarsi. Fortunatamente, il nonno era in buone mani e le condizioni, seppur serie, erano stabili. Mentre aspettava che le dessero il permesso di vederlo, si rese conto di quanto fosse stato fondamentale quel servizio di Radio Taxi. Non solo l’avevano raggiunta in un tempo incredibilmente breve, ma l’avevano portata lì con discrezione e professionalità, permettendole di affrontare una notte terribile con un po’ di serenità in più. Un servizio a portata di telefono, che aveva dimostrato di valere oro quando la disperazione le aveva bussato alla porta.

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