Era una notte tiepida di fine maggio a Firenze. Alessia, una studentessa Erasmus proveniente da Berlino, si era avventurata nel cuore dell’Oltrarno per una cena con i suoi nuovi amici italiani. Ristorantino tipico, risate, vino buono e conversazioni stimolanti: la serata era perfetta. Perfetta finché, verso mezzanotte, non si accorse di aver lasciato cadere il portafoglio. Panico. Dentro c’erano tutti i suoi documenti, la carta di credito e, soprattutto, la chiave dell’appartamento condiviso in via de’ Serragli.
La ricerca fu frenetica e infruttuosa. Rivoltò la borsa mille volte, controllò sotto il tavolo traballante del ristorante, persino interpellò i camerieri sperando in un miracolo. Niente. L’Oltrarno, di notte, si trasformava in un labirinto di vicoli bui e silenziosi, tutt’altro che amichevole. Alessia si sentiva persa, sola e incredibilmente stupida. L’idea di svegliare i suoi coinquilini a quell’ora la imbarazzava profondamente, e per giunta, senza documenti, non sapeva come rientrare in casa.
Presa dalla disperazione, si ricordò di aver visto dei cartelli con il numero di Radio Taxi 24 sparsi per la città. Decise di tentare. Rispose una voce calma e professionale, pronta ad ascoltare la sua situazione. Spiegò, con il cuore in gola, l’accaduto e chiese se fosse possibile essere accompagnata alla sua via. L’operatore prese nota dell’indirizzo del ristorante e le assicurò che un taxi sarebbe arrivato in pochi minuti.
L’attesa le sembrò un’eternità, ma in meno di dieci minuti un taxi giallo, con la scritta luminosa sul tetto, si fermò davanti al ristorante. Il tassista, un signore sulla cinquantina con un accento fiorentino inconfondibile, la accolse con un sorriso rassicurante. Durante il breve tragitto, Alessia raccontò la sua disavventura. Il tassista, con una saggezza pragmatica, le consigliò di sporgere denuncia per la perdita dei documenti l’indomani mattina. La rassicurò, dicendo che Firenze, nonostante tutto, era una città sicura e che spesso gli smarrimenti si risolvevano per il meglio. Il tassista la accompagnò fin sotto il portone di casa.
Arrivata all’appartamento, tirò un sospiro di sollievo. Pagò la corsa e ringraziò il tassista, che le augurò una buona notte. Quella corsa in taxi non era stata solo un semplice trasporto, ma un vero e proprio salvataggio. L’efficienza e la disponibilità di Radio Taxi 24 le avevano permesso di superare un momento di panico e di sentirsi, nonostante tutto, un po’ meno sola in una città straniera. Il mattino dopo, si mise subito al lavoro per rifare i documenti, ma non dimenticò mai la gentilezza del tassista e la prontezza del servizio Radio Taxi 24, che aveva trasformato una notte da incubo in una semplice disavventura da raccontare.

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