Radio Taxi 24

Installazione concettuale di intelligenza generativa italica:

Radio Taxi 24

Elisa aveva il cuore in gola. A Firenze, la sua città, conosceva ogni vicolo, ogni ponte, ogni piazza. Ma questa notte, persa nel labirinto stretto di Oltrarno, si sentiva straniera. Era uscita per una cena romantica con Marco, il ragazzo che le faceva battere il cuore come un tamburo impazzito. Tutto era andato a meraviglia: risate, sguardi intensi, promesse sussurrate. Poi, la doccia fredda.

Marco, guidando il suo scooter, era stato investito da un’auto pirata mentre imboccavano Ponte Santa Trinita. Fortunatamente, non sembrava gravissimo, ma si lamentava di un forte dolore alla gamba. Elisa, sotto shock, aveva chiamato immediatamente il 118. L’ambulanza era arrivata velocemente e aveva trasportato Marco all’ospedale di Santa Maria Nuova. Lei, senza patente e con il cellulare quasi scarico, si era ritrovata sola in mezzo alla notte con una paura paralizzante. Voleva raggiungere Marco, stargli vicino, ma non sapeva come fare.

Le poche alternative che le venivano in mente – autobus notturno o trovare un taxi di passaggio – sembravano irrealizzabili a quell’ora e in quello stato di agitazione. Disperata, si ricordò di un’insegna vista in un locale poco prima: Radio Taxi 24 Firenze. Con il cellulare morente, riuscì a digitare il numero e, con voce tremante, spiegò la sua situazione all’operatore. Sentì subito una voce rassicurante che le prometteva aiuto immediato. Non le avevano fatto molte domande, solo la sua posizione approssimativa e il nome dell’ospedale.

Dopo pochi minuti, un taxi giallo sfrecciò nell’oscurità e si fermò accanto a lei. Il tassista, un signore anziano con un viso gentile e degli occhi rassicuranti, le aprì la portiera. “Signorina Elisa? Salga pure, la porto io al Santa Maria Nuova”. Durante il tragitto, l’autista, con delicatezza, le chiese come stesse Marco, la confortò con parole gentili e le raccontò qualche aneddoto divertente sulla sua lunga carriera da tassista. In pochi minuti, Elisa si ritrovò di fronte all’ingresso dell’ospedale, grata e sollevata.

Pagò la corsa e corse dentro, dimenticando persino di ringraziare adeguatamente il tassista. Quando finalmente vide Marco, seduto su una sedia a rotelle e con una gamba fasciata, un pianto di gioia le scese lungo il viso. Lui le sorrise e le prese la mano. Quella notte, Elisa aveva scoperto la vera importanza di un servizio efficiente e umano come Radio Taxi 24. Un angelo custode su quattro ruote, pronto a soccorrere chi si trova in difficoltà, giorno e notte, nelle intricate strade di Firenze.

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