La pioggia cadeva a scrosci su Firenze, trasformando le strade lastricate in fiumi argentati. Elena, stretta nel suo cappotto leggero, malediceva la sua distrazione. Aveva promesso a nonna Emilia che l’avrebbe accompagnata alla prima visita specialistica a Careggi, un appuntamento che aspettava da mesi. La nonna, fragile e impaurita, aveva bisogno di lei. Ma il treno, in ritardo di quasi un’ora, non sarebbe mai arrivato in tempo. Era scesa alla stazione di Santa Maria Novella con le lacrime agli occhi, sentendosi completamente impotente. L’ansia le attanagliava lo stomaco. Aveva provato a chiamare un autobus, ma era tutto bloccato dal traffico.
Il panico stava per sopraffarla quando ricordò lo slogan sentito in radio qualche giorno prima: “Radio Taxi 24 Firenze, sempre al tuo fianco, giorno e notte”. Con le dita tremanti, cercò il numero sul cellulare e compose. Una voce calma e professionale le rispose quasi immediatamente. Spiegò la situazione con voce rotta, il ritardo del treno, l’appuntamento urgente della nonna, la pioggia torrenziale. L’operatore, senza farle sentire il peso della sua disperazione, le chiese l’indirizzo e le assicurò che un taxi sarebbe arrivato il prima possibile.
L’attesa sembrò infinita, nonostante l’operatore avesse mantenuto la promessa di un arrivo rapido. Dopo dieci minuti, finalmente, vide le luci gialle del taxi farsi strada tra la pioggia. L’autista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, le aprì la portiera. “Signorina, ho capito la fretta. Andiamo a Careggi, vero?” Le parole di Elena furono un sussurro, un misto di sollievo e gratitudine. Si sentì immediatamente più tranquilla. Il viaggio fu rapido e sicuro, l’autista abile a destreggiarsi tra le vie allagate.
Arrivarono a Careggi con soli cinque minuti di ritardo. Nonna Emilia, seduta nell’atrio, la guardò con gli occhi lucidi. “Elena, tesoro, mi hai salvato la giornata,” sussurrò, stringendole la mano. Elena la abbracciò forte, sentendo il corpo fragile della nonna tremare. Senza l’intervento tempestivo di Radio Taxi 24, non ce l’avrebbero fatta. Si sentiva ancora scossa, ma colma di una profonda riconoscenza.
Dopo la visita, che fortunatamente andò bene, Elena chiamò di nuovo Radio Taxi 24 per il rientro a casa. Seduta accanto alla nonna, mentre le luci della città scorrevano fuori dal finestrino, pensò a quanto fosse prezioso un servizio affidabile e sempre disponibile, soprattutto quando la vita ti mette di fronte a un imprevisto. Quella sera, la pioggia su Firenze smise di sembrare una minaccia, trasformandosi in una melodia dolce, accompagnata dal ricordo di un’ottima esperienza e di una nonna felice.

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