Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

La pioggia batteva incessante su Firenze, trasformando le strade ciottolate in fiumi oscuri. Giulia, con il cuore in gola, correva sotto il porticato di Palazzo Vecchio, stringendo la borsa ventiquattrore al petto. Aveva appena ricevuto una telefonata dal San Raffaele: sua nonna, la sua roccia, aveva avuto un malore. Era necessario raggiungerla il prima possibile, ma il treno per Pistoia, dove la nonna viveva, era stato cancellato a causa dell’allagamento della linea. L’autobus? Impensabile, con quelle condizioni meteo e il traffico bloccato. Le lacrime le rigavano il viso, mescolandosi alla pioggia che le sfuggiva dal cappuccio. Non poteva permettersi di perdere tempo, ogni minuto poteva fare la differenza.

Provò a chiamare amici e parenti, ma tutti erano fuori città o impossibilitati a muoversi. La disperazione iniziava a farsi strada, soffocandola. Ricordò un volantino che aveva visto qualche giorno prima, attaccato vicino alla stazione: Radio Taxi 24 Firenze. Un numero di telefono, una promessa di disponibilità giorno e notte. Con le mani tremanti, digitò il numero, quasi senza speranza. Un’operatrice gentile, con una voce calma e rassicurante, rispose quasi immediatamente. Giulia, a fatica, spiegò la situazione, la sua voce spezzata dall’angoscia.

“Capisco signorina, è comprensibile che sia agitata. La situazione è complicata, ma troveremo una soluzione. Le manderemo un taxi immediatamente, nonostante la pioggia e il traffico. Il nostro autista, Marco, è esperto di queste situazioni e conosce percorsi alternativi.” Giulia si aggrappò a quelle parole. Sentiva ancora il frastuono della pioggia, ma una piccola speranza si era accesa nel suo petto. Dieci interminabili minuti e finalmente, tra le luci sfocate delle auto, scorse un taxi giallo, con la scritta ben visibile. Marco, l’autista, le accolse con un sorriso comprensivo.

Il tragitto verso la stazione di Pistoia fu lungo e complicato. Marco, guidando con prudenza ma determinazione, si destreggiò tra le strade allagate e il traffico intenso, scegliendo percorsi secondari che Giulia non avrebbe mai immaginato esistessero. Durante il viaggio, la rassicurò, raccontandole aneddoti sulla città e sulla sua esperienza come tassista. La sua calma contagiosa la aiutò a respirare più profondamente e a controllare l’ansia. Ad un tratto, mentre sorpassavano un ingorgo, Marco le disse: “Non si preoccupi, signorina. La porterò in stazione in tempo per prendere l’ultimo treno disponibile.”

Giulia corse giù dal taxi non appena arrivati alla stazione, ringraziando Marco con un abbraccio spontaneo. Riuscì a prendere l’ultimo treno per Pistoia, arrivando in tempo per stare accanto alla nonna. Fortunatamente, le sue condizioni erano stabili. Mentre le stringeva la mano, le sussurrò semplicemente: “Sono arrivata, nonna, grazie a Radio Taxi 24.” In quel momento, la pioggia fiorentina le sembrò lontana, e il giallo di quel taxi, un raggio di sole nella notte più buia.

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