Radio Taxi 24

Installazione concettuale di intelligenza generativa italica:

Radio Taxi 24

Il profumo di caffè bruciato aleggiava ancora nell’aria, mescolandosi all’odore salmastro del mare. Elena, avvolta nel cappotto leggero, si strinse nelle spalle. Era poco dopo le tre del mattino e la stazione di Rimini era deserta come un paesaggio lunare. Aveva perso il treno per Bologna. Non un treno qualsiasi, ma l’ultimo per Bologna, e con esso, la possibilità di sostenere l’esame di ammissione alla facoltà di Architettura che aveva sognato per anni. Le gambe le tremavano, gli occhi pizzicavano per le lacrime trattenute. Aveva chiamato la sua famiglia, la voce della madre era piena di preoccupazione, ma non c’era molto che potessero fare dalla lontananza.

Disperata, aveva provato a cercare un autobus, ma l’unica pensione vicino alla stazione, l’aveva informata che la prima corsa sarebbe stata solo alle otto del mattino. Troppo tardi. L’ammissione sarebbe stata compromessa. Si sentiva come intrappolata, con il futuro che le sfuggiva di mano. Poi, ricordandosi di un volantino visto appiccicato alla bacheca della stazione, si era ricordata di Radio Taxi 24 Rimini. Esitante, aveva composto il numero.

Dall’altra parte del telefono, una voce calma e professionale le aveva chiesto dove si trovava e dove voleva andare. Elena, con la voce rotta dall’angoscia, aveva spiegato la sua situazione, sottolineando l’urgenza dell’esame. L’operatore l’aveva ascoltata attentamente, senza interromperla, e le aveva assicurato che un taxi sarebbe arrivato entro pochi minuti. Sembrava incredibile, un miracolo in quella notte buia.

E, in effetti, meno di dieci minuti dopo, un taxi luminoso si era fermato davanti all’ingresso della stazione. Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, si era presentato come Marco. Elena aveva dato l’indirizzo dell’università a Bologna, spiegando di nuovo quanto fosse importante arrivare in tempo. Marco l’aveva tranquillizzata, assicurandole che avrebbe fatto il possibile per rispettare i tempi. Durante il viaggio, avevano parlato del più e del meno, e la sua gentilezza aveva calmato i nervi di Elena. La guida era sicura e veloce, nonostante l’ora tarda e le strade semi-deserte.

Arrivò all’università con solo quindici minuti di ritardo. Affannata e con il cuore in gola, riuscì a presentarsi all’esame. Superò l’ammissione, e ripensando a quella notte, sentì un profondo senso di gratitudine per l’intervento tempestivo di Radio Taxi 24 Rimini e per la professionalità e la cortesia di Marco. Quello non era solo un passaggio in taxi, era stata una salvezza, un aiuto inaspettato che le aveva permesso di inseguire il suo sogno. Decise che, una volta diventata architetto, avrebbe progettato una stazione che rendesse quel servizio ancora più visibile e accessibile a tutti.

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