Il profumo di pizza fritta e salsiccia riempiva l’aria tiepida di una Napoli notturna e operosa. Lucia, con il cuore in gola, correva a perdifiato lungo i vicoli di Spaccanapoli, stringendo tra le mani un piccolo pacchetto avvolto nella carta oleata. Era tardissimo, quasi mezzanotte, e doveva assolutamente raggiungere l’ospedale Pellegrini. Sua nonna, la sua stella polare, era stata ricoverata d’urgenza a causa di un malore improvviso e Lucia, lontana da Napoli per lavoro, era rientrata solo poche ore prima. L’autobus notturno, però, aveva un ritardo di almeno quarantacinque minuti, e ogni secondo le sembrava un’eternità.
Il panico le saliva alla gola. Aveva bisogno di vedere la nonna, di stringerle la mano, di sussurrarle parole di conforto. Aveva provato a chiamare un amico, ma era irraggiungibile. Disperata, si ricordò di uno spot radiofonico sentito qualche settimana prima, che parlava di un servizio di Radio Taxi 24 di Napoli, attivo a qualunque ora del giorno e della notte. Con le dita tremanti, tirò fuori il telefono dalla borsa e digitò il numero.
La voce calma e rassicurante dell’operatore le rispose quasi immediatamente. Lucia spiegò la sua situazione con voce affannosa, indicando la sua posizione precisa. L’operatore la interruppe gentilmente, assicurandole che un taxi sarebbe arrivato in pochi minuti. Le sembrava un miracolo. Aspettò, con il fiato sospeso, guardando le luci tremolanti dei lampioni. Finalmente, una luce bianca sfrecciò dietro l’angolo e un taxi si fermò davanti a lei.
Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso bonario, si presentò come Salvatore. Appena Lucia salì a bordo, spiegò di nuovo l’urgenza della situazione. Salvatore, senza dire una parola, accese il tassametro e partì a tutta velocità, destreggiandosi tra il traffico caotico della città. Conosceva Napoli come le sue tasche e prese scorciatoie improbabili, evitando ingorghi e semafori. Durante il tragitto, provò a tranquillizzare Lucia, raccontandole aneddoti divertenti sulla vita notturna napoletana, sforzandosi di distrarla dal suo dolore.
Arrivarono all’ospedale in un tempo incredibilmente breve. Lucia, grata e commossa, si precipitò dentro, lasciandosi alle spalle il rumore della strada e il profumo della pizza fritta. Ripensò al servizio di Radio Taxi 24, a quella voce calma al telefono e alla professionalità di Salvatore. Senza di loro, quella notte, non ce l’avrebbe mai fatta a raggiungere la nonna in tempo. Una volta seduta accanto al letto della nonna, le strinse la mano, sentendo un’ondata di sollievo. Aveva corso contro il tempo, e grazie a un servizio efficiente e affidabile, ce l’aveva fatta.

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