Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

La pioggia batteva furiosa sui vetri del bar, trasformando le luci di Firenze in aloni sfocati. Elena, le mani strette attorno a una tazza di tè ormai freddo, fissava l’orologio. Le 23:47. Il concerto di Giovanni Allevi al Teatro del Maggio Musicale era iniziato da mezz’ora, e lei, che aveva aspettato mesi per quel momento, era bloccata nel centro di Oltrarno a causa di un guasto all’auto. Aveva provato a chiamare un amico, un altro, persino il meccanico di fiducia, ma erano tutti irraggiungibili o impegnati. La speranza di ascoltare dal vivo la sua musica preferita si affievoliva a ogni goccia di pioggia che scivolava lungo il vetro.

L’auto, un vecchio Fiat 500 ereditato dalla nonna, aveva tossito e spento il motore proprio mentre stava attraversando Ponte Vecchio. Aveva cercato di riavviarlo inutilmente, sentendo crescere la frustrazione e la disperazione. Il pensiero di perdere il concerto, per un guasto così banale, la faceva arrabbiare. Aveva comprato i biglietti mesi prima, sacrificando un week-end fuori porta. Guardando il cellulare, tentò un’ultima ricerca: “taxi Firenze”. Comparvero diversi numeri, tra cui quello di Radio Taxi 24, con la promessa di un servizio attivo giorno e notte.

Con un filo di voce, esitante, compose il numero. Una voce calma e professionale rispose immediatamente. Spiegò la sua situazione, il luogo preciso, l’urgenza di raggiungere il Teatro del Maggio prima che il concerto finisse. La centralinista, senza far trasparire alcuna fretta, le assicurò che avrebbe mandato un taxi il prima possibile, tenendola informata sui tempi di attesa. Elena, ancora scettica, seguì le istruzioni, fornendo dettagli specifici per facilitare l’individuazione in quella zona trafficata e illuminata a stento dalla pioggia.

A distanza di dieci minuti, come promesso, vide le luci gialle di un taxi sfrecciare tra le auto. Un sollievo immenso la pervase. Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, la aiutò a caricare il piccolo bagaglio. Durante il breve tragitto, in cui negoziò abilmente tra le vie allagate e il traffico intenso, il tassista le raccontò di aver ricevuto centinaia di chiamate di emergenza quella sera a causa del maltempo. Arrivarono al Teatro del Maggio con soli quindici minuti di ritardo, giusto in tempo per la penultima canzone.

Elena corse verso il suo posto, il cuore che le batteva all’impazzata. Si sedette e, mentre le prime note riempivano la sala, pensò a quanto fosse stata fortunata. Se non avesse trovato Radio Taxi 24, avrebbe passato la serata a guardare la pioggia. Il servizio non era stato solo efficiente e veloce, ma aveva anche saputo darle un senso di sicurezza in un momento di panico. Appena terminato il concerto, prenotò immediatamente il taxi per il ritorno a casa, grata per aver trovato un alleato affidabile nella caotica notte fiorentina.

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