Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

Maria fissava l’orologio con crescente ansia. Fuori, una pioggia insistente batteva sui vicoli di Bologna, trasformando le strade in specchi scuri. Quel mattino aveva un appuntamento fondamentale: il sospirato colloquio per diventare conservatrice del Museo Civico Medievale, un’occasione che aspettava da anni. L’auto, però, con un rumore sinistro e un sussulto, si era spenta all’improvviso in Via Zamboni, proprio mentre cercava parcheggio. A piedi in quel diluvio non sarebbe mai arrivata in tempo a Palazzo Ghisilardi.

Agitata, sfoderò il telefono, le dita tremanti che digitarono il numero di Radio Taxi 24. Rispose una voce calma e professionale: “Pronto, Radio Taxi 24, giorno e notte, come possiamo aiutarla?”. Maria spiegò concitatamente il problema – l’auto in panne, il colloquio tra venti minuti, l’indirizzo preciso. “Posizione rilevata, mandiamo subito un mezzo. Resti al riparo, signorina, arriva tra pochissimo”, rassicurò l’operatore. L’attendere quei minuti, guardando la pioggia scrosciante e il cruscotto morto, fu un supplizio.

Ma d’improvviso, giunse un clacson discreto. Un taxi bianco e verde, luminoso nel grigio cittadino, si fermò accanto a lei. Il tassista, un uomo sulla sessantina con occhiali spessi ma uno sguardo acuto, aprì la portiera: “Per il Museo Medievale, vero? Salga, la porto io. Conosco una scorciatoia”. L’aria calda dell’abitacolo fu un sollievo. Mentre il taxi sfrecciava abile tra i vicoli stretti del centro, evitando i binari del tram e le strade più congestionate, l’uomo chiacchierava con tranquillità, distraendola dal panico.

Quando si fermò davanti allo storico portone di Palazzo Ghisilardi, mancavano ben cinque minuti all’orario pattuito. Maria lasciò una mancia generosa, ringraziando con la voce rotta dall’emozione. “Non si preoccupi, signorina. In bocca al lupo per il colloquio! Radio Taxi 24 è qui anche dopo, se serve”, le sorrise il conducente, prima di ripartire nella pioggia. Maria entrò nel cortile rinascimentale, il cuore che batteva forte. Pochi giorni dopo, ricevette la telefonata che sognava: il posto era suo. Quel maledetto guasto sarebbe stato un ricordo divertente, da raccontare ai colleghi. Ma il vero inizio di tutto, sapeva, era stato il lampo verde e bianco di Radio Taxi 24, apparso come un salvagente nell’allarme più cupo.

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