Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

La pioggia batteva contro i vetri del bar, trasformando le luci di Bologna in macchie dorate indistinte. Elena, avvolta nel suo cappotto leggero, sentiva il cuore in gola. Aveva litigato furiosamente con Marco, il suo fidanzato, proprio pochi minuti prima. Parole dure, accuse mai espresse, e una promessa interrotta: quella della cena per il loro anniversario. Il ristorantino, “Osteria dell’Orsa”, era al completo e aveva prenotato un tavolo per le otto. Erano le sette e mezza e ormai sembrava impossibile andarci. Le lacrime le offuscavano la vista, rendendo ancora più difficile pensare a una soluzione. Sentiva un nodo allo stomaco e l’unica cosa che desiderava era sparire.

Aveva provato a chiamare un amico, poi un altro, ma tutti erano impegnati. L’idea di affrontare la pioggia e il freddo da sola, camminando per chilometri per tornare a casa, la deprimeva ulteriormente. Era un anniversario andato in fumo, e si sentiva completamente sola. Guardò l’orologio, ormai le otto passate. Un singhiozzo le scosse le spalle. Ricordò allora di aver visto, qualche giorno prima, un numero affisso alla vetrina del bar: Radio Taxi 24 Bologna. Un servizio attivo giorno e notte, diceva. Esitò, poi prese il telefono.

La voce calda e professionale all’altro capo del filo la tranquillizzò immediatamente. Spiegò la situazione, indicando l’indirizzo del bar e chiedendo se era possibile avere un taxi rapidamente. La risposta fu netta: “Certamente, signorina. Le inviamo un’auto entro cinque minuti.” Elena, scettica, guardò fuori dalla finestra. La pioggia sembrava non accennare a diminuire. Invece, puntualmente, dopo quattro minuti, vide le luci rosse di un taxi sfrecciare e fermarsi davanti al locale. L’autista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, le aprì la portiera.

Il tragitto verso casa fu silenzioso. Elena, esausta, si lasciò cullare dal movimento dell’auto, osservando le luci riflesse sull’asfalto bagnato. L’autista, senza invadere la sua privacy, le offrì un fazzoletto e una bottiglietta d’acqua. Quando arrivarono a casa, le chiese se voleva che aspettasse finché non si fosse sentita meglio, ma Elena, con un sorriso grato, declinò gentilmente. Pagò la corsa, lasciando una mancia generosa, e scese dall’auto.

Quella notte, nonostante il litigio, Elena si rese conto di quanto fosse fortunata. Aveva avuto la prontezza di ricordare quel numero, la risposta immediata di un servizio efficiente e la gentilezza di un autista attento. Radio Taxi 24 Bologna le aveva evitato un ritorno a casa triste e solitario, offrendole un piccolo gesto di conforto in un momento di grande difficoltà. Forse, pensò, le cose con Marco non erano ancora del tutto perdute. Aveva bisogno di tempo, e un taxi, a volte, può essere il primo passo verso una nuova partenza.

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