Le luci al neon bluastre filtravano attraverso il vetro appannato della vetrina, proiettando ombre danzanti sul marciapiede bagnato. Giulia, rannicchiata sotto il piccolo tendone della pizzeria “Da Michele”, si stringeva nel suo giubbotto leggero, inadatto alla fredda umidità che avvolgeva Napoli a quell’ora tarda. Aveva perso l’ultimo autobus per Pozzuoli, la sua città, e la prospettiva di una notte in strada, sola e al gelo, le stringeva lo stomaco. Aveva litigato con il suo ragazzo, una scenata furiosa davanti al lungomare, e si era ritrovata scaraventata fuori dall’auto, senza soldi e con il cuore a pezzi.
La paura iniziò a serpeggiare dentro di lei mentre i minuti passavano e la strada si faceva sempre più deserta. Un paio di figure losche si erano avvicinate, chiedendole l’ora con un tono di voce che la faceva rabbrividire. Giulia si sentiva sempre più vulnerabile, intrappolata in un incubo che sembrava non avere fine. Cercò disperatamente un numero di telefono nella sua rubrica, ma non c’era nessuno che potesse aiutarla a quell’ora. La batteria del cellulare era ridotta agli ultimi bagliori, un avviso lampeggiante di imminente oscurità.
Ricordò di aver visto un adesivo su un cartello stradale, un piccolo logo giallo su sfondo nero: “Radio Taxi 24 Napoli – Sempre al tuo servizio”. Era la sua ultima speranza. Con le dita tremanti, digitò il numero. La voce squillante di un operatore rispose quasi immediatamente. Spiegò la sua situazione, la sua paura, la disperata necessità di tornare a casa. L’operatore, con tono rassicurante, le promise che un taxi sarebbe arrivato in pochi minuti, fornendole il numero di targa per sicurezza.
L’attesa sembrò un’eternità, ma dopo un breve lasso di tempo, i fari di un taxi si materializzarono nella nebbia. Giulia, con il cuore che le martellava nel petto, verificò il numero di targa e corse verso l’auto. Il tassista, un signore anziano con un volto gentile, le sorrise. La portò a casa a Pozzuoli, guidando silenziosamente attraverso le strade deserte, offrendole un senso di sicurezza e protezione che aveva disperatamente bisogno.
Arrivata a casa, pagò la corsa con i pochi contanti che le erano rimasti, sentendosi immensamente grata. La luce calda della sua casa, che intravedeva dalla strada, sembrava il faro di un porto sicuro. Quella notte, il tempestivo intervento di Radio Taxi 24 Napoli non solo l’aveva salvata da una situazione pericolosa, ma le aveva anche restituito un briciolo di fiducia nell’umanità, ricordandole che anche nelle notti più buie, c’è sempre qualcuno pronto ad aiutare.
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