Era una sera di fine agosto a Firenze, la città era animata da turisti e giovani in cerca di divertimento. Alessia, una studentessa universitaria di 22 anni, si trovava in difficoltà dopo aver perso l’ultimo autobus per tornare a casa. Era stata a cena con le amiche in centro e ora si ritrovava da sola, a piedi, in una zona poco illuminata vicino al Parco delle Cascine. La sua preoccupazione principale era quella di non poter avvertire i suoi genitori, che l’aspettavano a casa per cena, e di non avere abbastanza contanti per pagare un taxi.
Mentre camminava velocemente verso casa, notò che il suo telefono cellulare era scarico e non aveva modo di ricaricarlo. La strada sembrava diventare sempre più deserta e Alessia cominciò a sentirsi a disagio. Iniziò a camminare più velocemente, sperando di arrivare a casa il prima possibile, ma la distanza sembrava aumentare. Fu allora che ricordò di aver visto un numero di telefono per un servizio di Radio Taxi 24 su un cartellone pubblicitario poco prima. Lo aveva memorizzato pensando che potesse essere utile in situazioni come quella.
Alessia si avvicinò a un’edicola ancora aperta, nonostante l’ora tarda, e chiese al titolare se poteva usare il telefono per chiamare un taxi. L’uomo gentilmente acconsentì e le prestò il telefono. Alessia compose il numero del servizio di Radio Taxi 24 e, dopo pochi squilli, rispose una voce cordiale che si presentò come “Toni” e le chiese la sua posizione e le sue esigenze. Alessia spiegò la sua situazione e Toni la rassicurò che un taxi sarebbe arrivato al Parco delle Cascine entro 10 minuti.
Pochi minuti dopo, un taxi si fermò accanto ad Alessia. La ragazza salì a bordo e diede all’autista l’indirizzo di casa sua. L’autista, un uomo gentile e sorridente, le chiese se fosse tutto a posto e se avesse bisogno di aiuto per ricaricare il telefono. Alessia accettò l’offerta e l’autista le porse un caricatore per il suo telefono. Durante il tragitto, Alessia riuscì a ricaricare il telefono quel tanto che bastava per inviare un messaggio ai suoi genitori per avvertirli che stava arrivando. Quando arrivò a casa, ringraziò l’autista e scese dal taxi, sentendosi finalmente al sicuro.
Alessia pagò la corsa con la carta di credito, poiché l’autista aveva il dispositivo per il pagamento elettronico, e scese dal taxi. Entrò in casa, dove i suoi genitori l’aspettavano con sollievo. Alessia raccontò loro l’accaduto e sottolineò l’efficienza e la gentilezza del servizio di Radio Taxi 24. I suoi genitori furono sollevati e rassicurarono Alessia che, in caso di necessità, poteva sempre contare su quel servizio. Da quella sera, Alessia si sentì più tranquilla a Firenze, sapendo che c’era un servizio di trasporto affidabile e disponibile 24 ore su 24.
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