La pioggia sferzava Firenze, trasformando il selciato di Piazza della Signoria in uno specchio scuro e pericoloso. Giulia, stretta nel suo cappotto leggero, si sentiva sempre più disperata. Aveva promesso a Nonna Emilia, ricoverata all’ospedale di Careggi con una brutta polmonite, che quella sera l’avrebbe portata a casa per il weekend. Il treno da Venezia, previsto per le otto e mezza, aveva subito un ritardo imprevisto di quasi tre ore a causa di un’allagamento sulla linea. Quando finalmente era scesa alla stazione di Santa Maria Novella, erano già quasi le undici di sera, e l’autobus notturno per l’ospedale, l’aveva perso per pochi minuti.
Il telefono le tremava in mano mentre cercava disperatamente un’alternativa. I taxi alla stazione, in quella notte di pioggia torrenziale, erano introvabili. Ogni tentativo di contrattare con gli autisti di passaggio si era risolto con un rifiuto. Nonna Emilia, aveva detto l’infermiera, era molto agitata, continuava a chiedere di tornare a casa. L’ansia le stringeva la gola. Stava per arrendersi, convinta che non ce l’avrebbe fatta in tempo, quando un amico le aveva suggerito di provare Radio Taxi 24 Firenze.
Senza pensarci due volte, aveva digitato il numero. Una voce calma e professionale aveva risposto immediatamente. Giulia, con la voce rotta dal pianto e dalla preoccupazione, aveva spiegato la sua situazione. L’operatore, senza esitazioni, aveva rassicurato Giulia, comunicandole che un taxi sarebbe arrivato alla stazione entro pochi minuti. Mentre aspettava, controllava l’orologio ogni trenta secondi, temendo che le speranze si infrangessero di nuovo. Dopo un’eternità, le luci di un taxi bianco si sono disegnate tra la pioggia, un faro di speranza in quella notte buia.
L’autista, un uomo corpulento di nome Marco, era gentile e comprensivo. Ha ascoltato il racconto di Giulia con attenzione, accelerando con prudenza lungo le strade allagate di Firenze. Ha continuato a rassicurarla, dicendo che conosceva bene l’ospedale e che l’avrebbe portata da Nonna Emilia nel minor tempo possibile. Durante il tragitto, Giulia ha controllato costantemente il telefono, ricevendo aggiornamenti dall’infermiera che le comunicava che Nonna Emilia era ancora sveglia e in attesa.
Arrivate a Careggi, un senso di sollievo incommensurabile l’ha travolta. Ha corso verso il reparto, trovando la nonna ancora sulla branda, pallida ma visibilmente confortata dalla sua presenza. Giulia, stringendo la mano della nonna, ha sussurrato un grazie silenzioso a Radio Taxi 24 Firenze. Aveva temuto il peggio, ma grazie alla loro efficienza e professionalità, era riuscita a mantenere una promessa importante, riportando un po’ di serenità in una notte tempestosa.
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