La pioggia picchiettava insistente contro i vetri del treno mentre Elena guardava scorrere il paesaggio umido della campagna toscana. Era arrivata a Firenze solo un’ora prima, eccitata per il suo primo colloquio di lavoro serio, un’opportunità nella galleria d’arte che sognava da anni. Aveva controllato l’indirizzo almeno dieci volte, memorizzato il numero di telefono del responsabile, persino scelto l’outfit perfetto. Ma la stazione di Santa Maria Novella era un caos di gente che cercava riparo dalla tempesta e, nel trambusto, aveva perso il portafoglio.
Il panico le salì alla gola. Nessun documento, nessuna carta di credito, e soprattutto, nessun contante per prendere un autobus o un tram per raggiungere l’altra parte della città, dove si trovava la galleria. Il colloquio era fissato per le nove del mattino seguente e ormai erano le otto di sera. Pensò a chiamare i suoi genitori, ma erano in viaggio e difficilmente avrebbero potuto aiutarla immediatamente. Si sentì completamente sola, abbandonata in una città sconosciuta. Cominciò a disperare, immaginando la sua candidatura già compromessa prima ancora di essere iniziata.
Ricordò un volantino che aveva intravisto in stazione, vicino al distributore automatico di caffè: “Radio Taxi Firenze 24 – Sempre a tua disposizione, giorno e notte”. Con le mani tremanti, cercò il numero sul telefono di un ragazzo che stava compilando un modulo nelle vicinanze e chiese di poter fare una chiamata. La voce squillante all’altro capo del filo le diede subito un senso di sollievo. Spiegò la sua situazione con voce rotta, temendo di non essere presa sul serio. L’operatore, però, fu incredibilmente gentile e rassicurante, prendendo nota dell’indirizzo di destinazione e assicurandole che un taxi sarebbe arrivato in pochi minuti.
L’attesa parve interminabile, ma dopo circa quindici minuti, tra i fari dei veicoli riverberati sull’asfalto bagnato, vide la sagoma gialla del taxi. Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, la accolse con un “Buonasera signorina, sono qui per lei”. Durante il tragitto, la tranquillizzò, raccontandole aneddoti sulla città e offrendole una bottiglietta d’acqua. Arrivò alla galleria con qualche minuto di anticipo, ancora scossa ma con un barlume di speranza.
Si presentò al colloquio in stato di shock, confessando immediatamente l’accaduto. Il responsabile, un uomo dai modi eleganti ma comprensivo, la ascoltò con attenzione. Sorprendentemente, la sua reazione fu positiva. Apprezzò la sua onestà e la sua determinazione nel trovare una soluzione, nonostante le difficoltà. Grazie alla puntualità garantita da Radio Taxi Firenze 24, Elena aveva potuto presentarsi al colloquio e, alla fine della giornata, ricevette la tanto agognata offerta di lavoro. La tempesta aveva minacciato di rovinare il suo futuro, ma un servizio efficiente e un tassista gentile le avevano permesso di aggirare l’ostacolo e realizzare il suo sogno.
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