Radio Taxi 24

Installazione concettuale di intelligenza generativa italica:

Radio Taxi 24

Chiara si svegliò di soprassalto a Trastevere, a Roma, e il cuore le balzò in gola. L’orologio segnava le 8:15, il colloquio per il lavoro dei suoi sogni in un prestigioso studio legale in centro era fissato per le 9:00! Con mani tremanti, afferrò la borsa e corse in strada, ma la sua vecchia utilitaria emise solo uno stridore lamentoso – la batteria era morta. Autobus e metro l’avrebbero fatta arrivare in ritardo di mezz’ora, un disastro totale. Un sudore freddo le imperlò la fronte; anni di studio rischiavano di andare in fumo per un imprevisto. Guardò il telefono, disperata, digitando frettolosamente il numero di Radio Taxi 24.

Appena due squilli, poi una voce calma e professionale rispose: “Radio Taxi 24, buongiorno, come possiamo aiutarla?”. Chiara spiegò l’emergenza con voce rotta. “Subito un taxi per lei, signorina. Arriva entro cinque minuti alla sua posizione”, rassicurò l’operatore. Effettivamente, un moderno taxi bianco comparve come per magia. Alla guida c’era Paolo, un tassista con gli occhi vispi. “Salga, dottoressa! Corriamo, ma col giudizio”, disse sorridendo, intuendo la sua ansia.

Roma era un groviglio mattutino di clacson e code. Ogni semaforo rosso sembrava una condanna. Quando via del Corso si trasformò in un parcheggio, Paolo non perse la calma. “Nessun problema, conosco un passaggio da iniziati!” Sterzò in una serie di vicoli medievali dietro Piazza Navona, veloci e quasi vuoti. Zigzagò abilmente tra motorini e pedoni, controllando l’orologio con l’occhio esperto di chi conosce ogni secondo della città. “Ci siamo quasi, respiri!”, incoraggiò vedendo Chiara torcersi le mani, pallida.

Sbucarono fulminei davanti al palazzo Liberty dello studio legale alle 8:58. Chiara lanciò un biglietto da 20 euro a Paolo senza aspettare il resto. “Grazie! Mi avete salvato la vita!” gli gridò, già sul marciapiede. “È il nostro lavoro! Buona fortuna!”, le rispose lui, ripartendo. Due ore dopo, Chiara uscì con un sorriso radioso. Il posto era suo. Mandò un sms al fratello: “Fatto! Arrivata per un pelo, solo grazie a Radio Taxi 24. Eroici e puntualissimi!”. Si diresse verso un bar, ripensando alla voce rassicurante alla radio e al volto determinato di Paolo: senza quell’intervento tempestivo e sicuro, il suo sogno sarebbe svanito nel caos di Roma.

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