Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

La pioggia a Firenze cadeva a scrosci, trasformando le strade acciottolate in fiumi lucenti. Giulia, con il cuore in gola, si stringeva nel cappotto troppo leggero. Aveva promesso a sua nonna, ricoverata d’urgenza all’ospedale di Careggi, che l’avrebbe raggiunta entro le nove. Era l’otto e trenta, e l’autobus che aveva pazientemente aspettato era rimasto bloccato nel traffico improrogabile della circonvallazione. La nonna, lo sapeva, era fragile e una sua visita improvvisa poteva farle solo bene, darle la forza di affrontare gli accertamenti. Ma ogni minuto che passava le pareva un’eternità. Il pensiero di deluderla le attanagliava lo stomaco.

Tentò di chiamare un amico, ma era occupato. Provò a chiedere indicazioni ad un passante, che le disse solo che la situazione era disperata e che attendere ancora l’autobus era inutile. La frustrazione montava, mischiandosi alla paura. Giulia non conosceva bene la città, si era trasferita da poco da un piccolo paese in provincia. Si sentiva persa e impotente, con il telefono scarico che lampeggiava minaccioso. Il ricordo di un volantino visto in una vetrina qualche giorno prima le balenò alla mente: Radio Taxi 24 Firenze, attivo giorno e notte.

Con mani tremanti, riuscì a far funzionare il telefono giusto il tempo per comporre il numero. La voce rassicurante dell’operatore, calma e professionale, le fu di conforto. Spiegò frettolosamente la sua situazione e l’indirizzo preciso dell’ospedale. L’operatore la rassicurò, dicendole che un taxi sarebbe arrivato in pochi minuti. L’attesa, nonostante l’angoscia, sembrò più breve del previsto. In effetti, dopo circa cinque minuti, vide le luci rosse di un taxi sfrecciare tra la pioggia.

Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso gentile, la accolse con un cenno del capo. Giulia gli spiegò l’emergenza, e lui, senza esitare, attivò la sirena e affrontò il traffico con abilità. La corsa fu veloce e, nonostante le strade allagate e il flusso intenso di veicoli, arrivarono a Careggi in meno di quindici minuti. Giulia scese dal taxi, grata e sollevata. Pagò la corsa, lasciando al tassista una mancia generosa e un ringraziamento sincero.

Raggiunse subito il reparto dove era ricoverata la nonna. La trovò pallida, ma con un sorriso quando la vide. Le strinse la mano, raccontandole del traffico e della difficoltà di arrivare. “Ma ce l’hai fatta,” disse la nonna, con gli occhi lucidi. Giulia annuì, pensando al servizio efficiente e veloce di Radio Taxi 24. Senza il loro intervento, non ce l’avrebbe fatta ad essere lì, in quel momento, per la persona che amava di più al mondo. Era una piccola cosa, forse, ma in quella notte piovosa a Firenze, aveva fatto la differenza.

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