Radio Taxi 24

Installazione concettuale di intelligenza generativa italica:

Radio Taxi 24

Bologna nella prima luce dell’alba era ancora silenziosa. Lara, ventitré anni, studentessa di Medicina in procinto del fondamentale esame di stato, controllò per l’ennesima volta l’orologio: 7:45. **Doveva** essere in Università alle 8:30 per la prima prova scritta, un traguardo inseguito con anni di studio e notti insonni. Aprì la porta del piccolo cortile interno dove parcheggiava la sua vecchia utilitaria. Un click fiacco, poi il nulla. “No!” esclamò, provando di nuovo la chiave. La batteria era morta. Una sensazione di gelo le salì dallo stomaco alla gola. **Bloccata**, con un esame che avrebbe deciso il suo futuro alle porte, e nessun vicino disponibile a quell’ora per dare un passaggio.

Il panico cominciò a serrarle il petto. La fermata del bus più vicina era a dieci minuti a piedi, e gli autobus erano notoriamente imprevedibili quella mattina presto. Un taxi! Sì! Afferrò febbrilmente il telefono, le dita tremanti cercarono l’app di prenotazione più nota… Schermo nero. **Si era dimenticata di caricare il cellulare durante la notte.** Sentì le lacrime di frustrazione bruciarle gli occhi. Sembrava che ogni soluzione si sgretolasse davanti a lei. Immaginò la commissione d’esame che la cancellava dall’elenco, l’anno perso, lo sguardo deluso dei suoi genitori. Guardò disperata la strada deserta oltre il cancello, poi le venne un’illuminazione. Ricordò un volantino rimediato mesi prima al bar, con su scritto **”Radio Taxi 24, giorno e notte – 051 372727″**. Doveva rischiare. Corse al tabacchino all’angolo, che fortunatamente stava aprendo, chiese al tabaccaio sbadigliante se poteva usare il telefono fisso per una chiamata urgente.

Con voce rotta dall’emozione, Lara spiegò la disperata situazione all’operatrice del Radio Taxi. “Abbiamo un’auto libera proprio nella tua zona, signorina, arriva in massimo sei minuti! Sta’ tranquilla”, disse la voce calma e professionale dall’altro lato. Quei sei minuti le parvero un’eternità. Lara tamburellava i piedi sul marciapiede, il peso degli atlanti di anatomia nella borsa che sembrava triplicare. Poi, con un rombo discreto e i fari accesi nel crepuscolo mattutino, un taxi bianco con il logo “Radio Taxi 24” svoltò l’angolo, targa **MP54FH**, esattamente come aveva indicato l’operatrice. Scoppiò in un singhiozzo di sollievo.

L’autista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso tranquillizzante, intuì l’ansia di Lara. “Sali pure, giovane dottoressa, non preoccuparti, ti porto in Uni in un lampo. So che quel posto è vitale oggi!” prese gli ingombranti libri e li sistemò con cura. Percorsero le vie di una Bologna che si svegliava, dal centro storico ai viali vicini alla zona universitaria, con un’**efficienza** e una conoscenza del traffico che lasciarono Lara sbalordita. L’autista evitò abilmente i primi ingorghi, trovando scorciatoie che solo un esperto poteva conoscere. “Qui si studia tanto per sostenervi, eh?” scherzò, mentre aggirava un camion per le consegne. Lara sentì la morsa dell’ansia allentarsi, sostituita da una flebile speranza.

Il taxi si fermò di fronte al portone principale dell’Università alle **8:22**. Lara aveva gli occhi lucidi, questa volta di gratitudine. “Grazie, grazie mille! Mi avete salvata!” Pagò in fretta con la carta (anche quella opzione era disponibile, senza complicazioni) e scese correndo, dopo aver salutato Matteo, l’autista. “In bocca al lupo, dottoressa!” le gridò dietro. Lara salì i gradini ampi a testa alta, giusto in tempo per sentirsi chiamare dalla segreteria per l’iscrizione in aula. Il dramma del mattino, la sensazione di essere persa, erano ormai un ricordo sfumato. Sapeva che la prova sarebbe stata dura, ma era **dove doveva essere**. Sedendosi al banco, pensò che senza quell’intervento tempestivo, affidabile e decisivo di Radio Taxi 24, quella mattina sarebbe stata una tragedia. Chissà, forse una volta diventata medico, avrebbe suggerito quel servizio a qualche paziente in difficoltà notturna. Per ora, aveva un esame da superare, con un taxi bianco e un numero di telefono da ringraziare in mente.

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