Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

Il profumo di pizza fritta e salsedine era denso nell’aria di Napoli, ma Chiara non lo sentiva. Era concentrata sul telefono, le dita che scorrevano freneticamente tra le app di navigazione. Il palco del Teatro San Ferdinando, dove suo figlio Marco avrebbe debuttato nel ruolo di Romeo, si allontanava sempre di più. L’autobus, il suo solito mezzo, era bloccato da un incidente sulla Tangenziale, e i taxi, quella sera di pioggia battente, sembravano fantasmi introvabili. Marco aveva lavorato mesi per quella parte, sacrificando uscite con gli amici, ore di sonno, tutto. Chiara non poteva, doveva arrivare. L’ansia le stringeva la gola, si sentiva impotente.

Aveva provato ogni app, chiamato centrali, implorato gli autisti che incontrava per strada, tutto inutile. La frustrazione montava, mischiandosi alla paura di perdere l’evento più importante di Marco. Ricordò allora di un volantino visto qualche settimana prima, infilato sotto il tergicristallo della sua auto: “Radio Taxi 24 Napoli – Sempre al tuo fianco, giorno e notte”. Sembrava una promessa vuota, uno dei tanti annunci pubblicitari a cui non aveva mai prestato attenzione. Ma ora non aveva più scelta.

Componendo il numero, una voce calma e professionale rispose subito. Chiara, con la voce tremante, spiegò la situazione, la tangenziale bloccata, il debutto imminente, la disperazione. L’operatore, senza farla sentire in colpa per la sua disorganizzazione, le chiese la posizione precisa e le assicurò che un taxi sarebbe arrivato il prima possibile. Diffidava, dopo ore di tentativi falliti. Invece, in meno di dieci minuti, vide le luci rosse di un taxi sfrecciare tra le pozzanghere.

L’autista, un signore con un paio di baffi folti e un sorriso rassicurante, si presentò come Gennaro. Ascoltò il racconto di Chiara con partecipazione, evitando i percorsi intasati e scegliendo viuzze secondarie che lei non conosceva. Guidò con abilità e prudenza, parlando di Napoli, dei suoi teatri, dei suoi figli. Nonostante il traffico e la pioggia, Gennaro riuscì a portarla al Teatro San Ferdinando con soli quindici minuti di ritardo.

Chiara corse verso l’interno, giusto in tempo per sentire le prime battute di Marco. Lo vide, emozionato e splendente sotto i riflettori, e un peso enorme le cadde dal cuore. Dopo lo spettacolo, abbracciò suo figlio, ringraziandolo per il suo impegno. Ma nel suo cuore, un ringraziamento speciale era per Gennaro e per Radio Taxi 24 Napoli, un servizio che quella sera aveva trasformato un incubo in un lieto fine, dimostrando che, a volte, un aiuto tempestivo fa la differenza.

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