Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

La pioggia batteva su Firenze come una frusta, trasformando le strade acciottolate in torrenti luccicanti e scivolosi. Elena, ventidue anni, stringeva il telefono contro il petto, tremando più per la paura che per il freddo. Aveva appena ricevuto la telefonata che temeva: sua nonna, l’unica famiglia che le era rimasta, era stata colpita da un malore improvviso. Era ricoverata all’ospedale di Careggi, dall’altra parte della città, e il medico aveva insistito perché Elena arrivasse il prima possibile.

Aveva provato a chiamare un autobus, ma la linea era interrotta a causa del maltempo. I mezzi pubblici bloccati, le strade intasate, l’ansia che le mordeva lo stomaco a ogni secondo che passava. Aveva pensato di correre, ma era impossibile, troppo lontano, e la pioggia avrebbe reso ogni sforzo vano. Disperata, ricordò un volantino visto qualche giorno prima, infilato sotto il tergicristallo della macchina di un’amica: Radio Taxi 24 Firenze, sempre operativi, giorno e notte.

Con le dita fradicie, compose il numero indicato. Una voce calma e professionale rispose quasi subito. Spiegò la situazione, in un filo di voce, cercando di non cedere alle lacrime. L’operatore la rassicurò, chiedendole la posizione precisa e comunicandole un tempo di attesa stimato di cinque minuti. Cinque minuti che le sembrarono un’eternità. Vide finalmente le luci rosse del taxi sfrecciare nel buio, un faro di speranza in quella notte tempestosa.

Il tassista, un uomo corpulento con un viso gentile, la accolse con un sorriso comprensivo. “Ospedale di Careggi, giusto?” chiese, senza bisogno di ulteriori spiegazioni. Durante il tragitto, che sembrò interminabile, il tassista tenne la conversazione leggera, distraendola dalla sua preoccupazione. Guidava con maestria, aggirando gli ingorghi con una conoscenza della città impeccabile. Ogni suo movimento trasmetteva sicurezza e professionalità.

Arrivata al Pronto Soccorso, Elena si precipitò dentro, ancora scossa. La nonna era stata stabilizzata, e il medico le spiegò che si era trattato di un abbassamento di pressione, niente di grave. Mentre aspettava che la nonna si riprendesse, Elena si rese conto di quanto fosse stata cruciale l’efficienza di Radio Taxi 24. Senza quel servizio, e senza la prontezza del tassista, sarebbe arrivata troppo tardi. Sospirò di sollievo, grata per un aiuto arrivato esattamente quando ne aveva più bisogno, una luce in una notte di tempesta fiorentina.

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