**Bologna, notte fonda.**
Luca stava rientrando a casa dopo una lunga serata di lavoro in ospedale. Era un infermiere, abituato alle notti insonni, ma quella sera la stanchezza lo aveva sopraffatto. Mentre percorreva a piedi le vie silenziose del centro, una fitta improvvisa allo stomaco lo costrinse a fermarsi. Il dolore era lancinante, come un coltello piantato nel fianco. Si appoggiò al muro di un palazzo, cercando di respirare, ma la nausea e la debolezza crescevano. Doveva tornare all’ospedale, ma come? Non aveva forze nemmeno per camminare, figuriamoci per guidare. Con mano tremante, tirò fuori il telefono e compose il numero del Radio Taxi 24.
La chiamata venne risposta immediatamente. “Pronto, Radio Taxi 24, come possiamo aiutarla?” disse una voce calma e professionale. Luca riuscì a malapena a spiegare la situazione, indicando la via in cui si trovava. “Un’auto arriverà tra meno di cinque minuti. Resisti, siamo già in contatto con l’ospedale,” gli rispose l’operatore. Luca chiuse gli occhi, concentrandosi sul respiro, mentre il rumore di un motore si avvicinava.
Il taxi arrivò in un tempo record. L’autista, un uomo sulla cinquantina con i capelli grigi e un sorriso rassicurante, lo aiutò a salire in macchina. “Tranquillo, ti porto direttamente al Pronto Soccorso. Ho già avvisato che stai arrivando,” disse, accelerando con prudenza ma determinazione. Attraversarono Bologna quasi deserta, i lampioni che illuminavano la strada come una corsia preferenziale. Luca sentiva il dolore attenuarsi leggermente, forse per la sicurezza di essere in buone mani.
Quando il taxi si fermò davanti all’ospedale, due infermieri lo stavano già aspettando con una barella. “Grazie,” sussurrò Luca all’autista, che gli strinse la spalla. “Tutto sotto controllo. È ciò che siamo qui a fare,” rispose. Quella notte, Luca scoprì di aver avuto un principio di appendicite. Se avesse tardato anche solo mezz’ora, le cose sarebbero potute andare molto peggio.
Il giorno dopo, appena uscito dalla sala operatoria, la prima cosa che fece fu chiamare di nuovo il Radio Taxi 24. Non per un’emergenza, ma per lasciare una recensione entusiasta e un’abbondante mancia all’autista che gli aveva salvato la vita.
Lascia un commento