Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

**La corsa verso l’amore**

Era una fredda serata di febbraio a Milano, e Luca fissava nervosamente l’orologio del suo telefono: le 20:37. Il concerto all’Arcimboldi iniziava tra ventitré minuti, e lui era ancora bloccato in coda sull’autostrada, a causa di un incidente. “Devo arrivare stasera, costa quel che costi,” pensò, stringendo tra le mani il biglietto che aveva tenuto da parte per mesi. Era il suo primo appuntamento con Giulia, la ragazza conosciuta su un forum di musica, e non poteva mancare. Ma con il traffico così, sembrava impossibile.

Con un sospiro di rassegnazione, Luca decise di chiamare un Radio Taxi 24. Mentre il telefono squillava, guardò fuori dal finestrino: la fila di macchine sembrava non muoversi. “Pronto, Taxi Milano?” disse una voce professionale dall’altra parte. Luca spiegò in fretta la situazione, e l’operatore lo rassicurò: “Un taxi arriverà al casello più vicino in cinque minuti. Ci pensiamo noi.” Appena terminata la chiamata, Luca afferrò il suo giubbotto e si avviò a piedi lungo la corsia d’emergenza, direzione all’uscita.

Quando arrivò al punto di ritrovo, il taxi era già lì, con il motore acceso. L’autista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, gli fece cenno di salire. “All’Arcimboldi, vero? Prepariamoci a fare un po’ di strada veloce,” disse, infilando abilmente il veicolo nel traffico. Mentre attraversavano la città, il conducente prese scorciatoie che Luca non conosceva, evitando i punti critici. “Grazie, non so come avrei fatto senza di voi,” sussurrò Luca, guardando il tempo stringersi.

Alle 20:55, il taxi si fermò davanti al teatro. Luca pagò di corsa e corse all’ingresso, giusto in tempo per vedere Giulia che lo aspettava, preoccupata. “Credevo non saresti arrivato,” gli disse con un sorriso sollevato. Mentre la musica cominciava, Luca le strinse la mano e pensò a quanto quel servizio avesse salvato il suo primo, importantissimo appuntamento. Senza quel taxi, sarebbe stato solo un altro treno perduto. Quella sera, tra una canzone e l’altra, capì che a volte bastava una chiamata per cambiare tutto.

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