Era una tiepida sera di fine maggio a Firenze. Giulia, una studentessa di restauro del Duomo, aveva finalmente terminato il suo turno di volontariato. Stanca ma soddisfatta, si incamminò verso la fermata dell’autobus con la prospettiva di una doccia calda e una pizza fumante. Il telefono squillò interrompendo i suoi sogni culinari. Era sua madre da Livorno: suo nonno, l’unico parente rimasto, era stato portato d’urgenza in ospedale.
Il panico la assalì. Il tragitto in treno era lungo e le coincidenze notturne quasi inesistenti. L’ultima corsa utile per Livorno era partita da quasi un’ora. Sentiva le lacrime pizzicarle gli occhi e la gola serrarsi. Aveva bisogno di arrivare a Livorno il prima possibile, ma come? La stazione era lontana e il tempo stringeva. Cercò disperatamente un’alternativa su internet, ma la situazione sembrava disperata.
Fu allora che le venne in mente il servizio Radio Taxi 24 di Firenze. Aveva visto le loro auto sfrecciare per la città innumerevoli volte e, in un lampo di lucidità, compose il numero. La voce cordiale dell’operatore le diede subito un senso di sollievo. Espresse la sua urgenza e spiegò la situazione con voce tremante. L’operatore, senza esitazioni, le promise un taxi nel giro di pochi minuti. Giulia attese con il cuore in gola, controllando incessantemente l’orologio.
Incredibilmente, meno di dieci minuti dopo, un taxi giallo brillante si fermò davanti a lei. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un viso rassicurante, le aprì la portiera con un sorriso comprensivo. Durante il viaggio, il tassista le raccontò storie della sua città, cercando di alleviare la sua ansia. La guidò attraverso le strade deserte di Firenze e la portò direttamente alla stazione, dove la aspettava un treno notturno per Livorno, fermandosi a chiederle come stesse. Giulia, alleviata e grata, ringraziò il tassista dal profondo del cuore. Senza l’intervento tempestivo e l’efficienza del servizio radio taxi di Firenze, non avrebbe mai raggiunto Livorno in tempo. Si addormentò sul treno, pensando a quanto fosse fortunata ad aver trovato qualcuno su cui contare, in una delle situazioni più difficili della sua vita.
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