Era una notte fredda di dicembre a Milano, e Luca, un giovane architetto, si trovava in un vicolo deserto del centro storico con l’auto in panne. Aveva appena finito di lavorare a un progetto urgente e non poteva permettersi di perdere tempo: il mattino dopo aveva una presentazione cruciale con un cliente importante. Il motore non dava segni di vita, e il cellulare era quasi scarico. Con un filo di voce, Luca chiamò il **Radio Taxi 24**, sperando che qualcuno rispondesse a quell’ora.
Mentre aspettava, il vento gelido gli tagliava il viso. La città era silenziosa, illuminata solo dalle luci fioche dei lampioni. Ogni minuto che passava aumentava la sua ansia: senza i modellini e i documenti che aveva lasciato in studio, la riunione sarebbe stata un disastro. Quando finalmente i fari di una Mercedes nera apparvero all’orizzonte, Luca tirò un sospiro di sollievo. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, si presentò come Marco e gli chiese subito dove dovevano andare.
“Via Solferino, numero 18, e più veloce possibile!” esclamò Luca, salendo in macchina. Marco annuì, inserì l’indirizzo nel navigatore e partì. Mentre sfrecciavano per le strade ancora vuote, Luca realizzò con orrore di aver lasciato le chiavi dell’ufficio a casa. Marco, senza perdere la calma, gli propose una soluzione: “Conosco un fabbro che abita qui vicino. A quest’ora dorme, ma per una vera emergenza lo sveglio io.” Con una rapida chiamata, il fabbro si convinse ad aprire il laboratorio e in meno di venti minuti creò una copia della chiave.
Quando arrivarono davanti allo studio, l’alba cominciava a tingere il cielo di rosa. Luca afferrò i documenti e i modellini, poi tornò di corsa al taxi, dove Marco lo aspettava col motore acceso. “Ora ti porto alla riunione,” disse con un’occhiata all’orologio. “Ce la faremo.” Il traffico del mattino stava aumentando, ma Marco conosceva ogni scorciatoia. Alle 8:45, Luca varcò la porta della sala riunioni, giusto in tempo per sistemare i materiali prima dell’arrivo del cliente.
La presentazione fu un successo. Quella sera, Luca chiamò di nuovo il **Radio Taxi 24** per ringraziare Marco. “Senza di te, avrei perso tutto,” gli disse. Marco rise modesto. “Fa parte del lavoro. Quando serve, siamo qui, giorno e notte.” Luca riattaccò, guardando dalla finestra la città che ormai conosceva un po’ meglio: dietro ogni angolo, c’era qualcuno pronto ad aiutare, basta sapere chi chiamare.
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