Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

L’afa romana era soffocante, anche a mezzanotte. Chiara, con addosso solo un leggero vestitino di lino e le infradito, malediva il giorno in cui aveva deciso di fidarsi di Luca. Avrebbero dovuto cenare in un’osteria tipica a Trastevere, una sorpresa romantica per il loro primo anniversario. Invece, si era ritrovata, sola e disperata, con un treno per Firenze da prendere all’alba e senza un euro in tasca, abbandonata dal bellimbusto di turno chissà dove tra i sanpietrini di Campo de’ Fiori. Lo smartphone, miracolosamente ancora carico, aveva un’unica, flebile speranza: la connessione internet.

Le lacrime le appannavano la vista mentre cercava freneticamente un modo per raggiungere la stazione Termini. L’idea di dormire all’addiaccio non la allettava per niente. Si ritrovò a digitare “taxi Roma 24 ore” e cliccò sul primo risultato: Radio Taxi 24. La voce al telefono, calma e professionale, le diede subito un senso di sollievo. Spiega la sua situazione, il nome della via in cui si trovava, la disperazione di perdere il treno. La centralinista la rassicurò: un taxi sarebbe arrivato in pochi minuti.

L’attesa le parve un’eternità. Vedeva sfilare le auto senza targa gialla e il panico le mordeva le viscere. Finalmente, i fari inconfondibili di un taxi illuminarono la strada. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un volto rassicurante, la fece accomodare e, dopo aver ascoltato il suo racconto smozzicato tra i singhiozzi, partì a razzo verso la stazione. La consolò con poche parole, consigliandole di lasciar perdere i “farfalloni” e di concentrarsi sul suo futuro.

Arrivarono in stazione con un margine di tempo sufficiente per prendere un caffè e asciugarsi le lacrime prima di salire sul treno. Chiara, mentre ringraziava il tassista fino alla nausea, gli consegnò tutti i contanti che aveva. Non erano molti, ma l’uomo rifiutò categoricamente di prendere di più. “Stai tranquilla, signorina. Arriva in tempo a Firenze e pensa a cose belle”. Salì sul treno con il cuore ancora un po’ a pezzi, ma con la consapevolezza di aver incontrato, nel caos di una notte romana, una persona onesta e un servizio efficiente che l’avevano salvata. La prossima volta, Roma l’avrebbe conquistata in un modo migliore.

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