Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

La pioggia picchiettava insistente sui vetri del Caffè Gilli, a Firenze, quasi a voler sommergere il centro storico. Elena, con il cuore in gola, guardava l’orologio. Le 23:57. Lorenzo sarebbe atterrato all’aeroporto di Peretola tra soli tre minuti e lei era ancora bloccata nel bar, un disastro annunciato dopo che la sua vecchia Cinquecentina, con un rantolo definitivo, aveva deciso di arrendersi in Piazza della Repubblica. Non aveva pensato a un piano B, troppo presa dall’emozione di rivederlo dopo sei mesi. Lorenzo tornava da Londra per un weekend tanto atteso, un weekend che sperava segnasse l’inizio di qualcosa di serio. L’idea di perderlo, di vederlo solo per un attimo prima che ripartisse, la terrorizzava.

Aveva provato a chiamare un amico, un altro, ma erano tutti fuori città o irraggiungibili a quell’ora. La disperazione stava per sopraffarla quando una vecchia pubblicità appesa al muro attirò la sua attenzione: “Radio Taxi 24 Firenze – Sempre a vostra disposizione, giorno e notte”. Elena, con le mani tremanti, tirò fuori il cellulare e cercò il numero. Una voce calma e professionale rispose immediatamente. Spiegò la sua situazione nel modo più conciso possibile, cercando di non far trasparire il panico. L’operatore, senza farle mille domande, le chiese la posizione precisa e il numero del volo di Lorenzo.

L’attesa, pur breve, le sembrò un’eternità. Il traffico era intenso a causa della pioggia, e il pensiero che Lorenzo potesse pensare di essere stata dimenticata la tormentava. Finalmente, tra i fari dei lampioni, scorse la familiare sagoma gialla del taxi. Un sorriso le illuminò il volto. Il tassista, un uomo anziano con un paio di occhiali dalla montatura sottile, si presentò con un accenno di sorriso: “Signorina Elena, giusto? Corri, il volo del suo Lorenzo sta per concludersi!”.

Durante il tragitto, il tassista, dimostrando una puntualità impeccabile e una guida sicura nonostante il maltempo, la rassicurò. Si rivelò un uomo taciturno ma gentile, che conosceva ogni via di Firenze come le sue tasche. Ottennero il permesso dall’agente di polizia di intrufolarsi un po’ più velocemente nel flusso del traffico e, miracolosamente, arrivarono al terminal degli arrivi giusto in tempo. Elena vide Lorenzo uscire dal gate, con una valigia in una mano e un’espressione smarrita.

Non appena lo vide, gli corse incontro, stringendolo forte. Lorenzo, sorpreso e sollevato, le sorrise. “Ero preoccupato, pensavo mi avessi dimenticato…” Elena gli raccontò dell’imprevisto e di come Radio Taxi 24 fosse stato l’unico suo salvatore. Mentre salivano a bordo di un altro taxi, diretto verso il centro, Lorenzo le prese la mano. La pioggia continuava a cadere, ma per Elena, quella notte a Firenze, era iniziata una nuova primavera. Quel servizio, efficiente e disponibile, non aveva solo evitato un fallimento, ma aveva contribuito a un nuovo inizio.

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