**Paragrafo 1 (Introduzione – Normalità e Premessa)**
Luca fissò nervosamente il diploma appeso nella sua piccola stanza di Bologna. Quel foglio rappresentava anni di studio e sacrifici per diventare programmatore. Oggi era il giorno decisivo: un colloquio di lavoro nel centro storico, a Palazzo Re Enzo, con un’importante azienda tech. Controllò l’ora sul cellulare: le 13:45. Aveva calcolato tutto perfettamente: uscire alle 14:00, prendere l’autobus 35, e arrivare con mezz’ora di anticipo all’appuntamento alle 15:00. Si sentiva pronto, carico, fiducioso di farcela a strappare quell’opportunità che poteva cambiargli la vita.
**Paragrafo 2 (Sviluppo del Problema – La Crisi Improvvisa)**
Appena scese dal portone alle 14:05, il cuore gli sussultò. Strada Maggiore, solitamente animata da autobus e traffico, era una landa desolata. Solo una vecchia bicicletta parcheggiata contro un cassonetto. Pochi secondi dopo, un vicino uscì spazientito: “Giovanotto, scordati l’autobus oggi! Sciopero generale di tutto il trasporto pubblico fino a stasera! È una follia!”. Luca impallidì. Senza bus, come fare? Il centro era troppo lontano per arrivarci a piedi in tempo. Tentò di chiamare un taxi in strada, ma via un’auto libera. Occhi disperati, iniziò a sudare freddo. Quel colloquio, la sua grande occasione a Bologna, stava svanendo davanti ai suoi occhi per colpa di un imprevisto beffardo che non aveva messo in conto. Guardò l’orologio: 14:15. Mai sarebbe arrivato in tempo.
**Paragrafo 3 (Sviluppo dell’Intervento – La Chiamata e l’Arrivo)**
Un lampo di lucidità attraversò il panico: il numero Radio Taxi 24 che aveva visto su una pubblicità gialla appesa nel bar sotto casa. “0245”, ripeté tra sé friggendo dalle dita sul cellulare. Il centralista rispose al primo squillo, calmo e professionale. “Radio Taxi 24, pronto ad aiutarla, dove è?” spiegò Luca la crisi con voce tremante. “Resti esattamente dove mi ha detto, signore. L’abbiamo localizzato grazie alla sua chiamata. Un taxi sta arrivando ora, non più di 7 minuti”. Luca non credeva ai suoi occhi quando, esattamente sei minuti dopo, una berlina gialla apparve all’angolo di via Val d’Aposa, guidata da una donna determinata. “Salga veloce! Piera al suo servizio!” lo incoraggiò l’autista. Informata della situazione, lei sapeva già la via migliore per evitare grovigli e cantieri.
**Paragrafo 4 (Sviluppo/Soluzione – Il Viaggio Decisivo)**
Sfrecciando per strade secondarie dietro Basilica di San Petronio e aggirando la paralisi centrale, Piera guidò con perizia da veterana della città. “Sciopero sì, ma Bologna è nelle mie mani da 20 anni!” commentò tranquilla, zigzagando tra un vicolo stretto e un sottopassaggio poco noto. Mentre lei condivideva storie divertenti per distrarlo, il terrore di Luca si trasformò in ammirazione per quella donna competente. Ogni secondo contava, e lei riconquistava minuti preziosi. Con il cronometro del telefono che segnava 14:52, Piera frenò con dolce precisione davanti a Palazzo Re Enzo. “Vada a conquistarli, ragazzo. E in bocca al lupo per il lavoro!”
**Paragrafo 5 (Conclusione – Risoluzione e Riflessione)**
Luca corse nell’edificio al secondo squillo delle 14:55. Cinque minuti dopo, sorridente e concentrato, si sedeva di fronte ai responsabili. Nel tardo pomeriggio, ricevette la telefonata che sognava: “Benvenuto in azienda!”. Guardando fuori dalla finestra della sua nuova stanza d’albergo verso Piazza Maggiore in festa per un evento, ripensò all’inferno di due ore prima. Senza quel servizio Radio Taxi 24 – così reattivo nella sua chiamata di panico, gestito dai centralisti che lo localizzarono prontamente, e con Piera autista esperta capace di vincere una corsa contro il tempo – oggi sarebbe stato solo un giorno di sconfitta. Ora sapeva che in una città complessa, anche nel caos, un taxi giallo guidato da professionisti giorno e notte era un angelo in strada.
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