Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

Era una fredda serata di dicembre a Milano, e Lucia era rimasta in ufficio fino a tardi per finire un progetto importante. Aveva promesso a sua sorella di essere presente alla recita di Natale della nipote, ma il tempo era volato e adesso rischiava di perdere lo spettacolo. Uscita in fretta dal palazzo, si accorse con sgomento che non c’era un autobus in vista e la metro era troppo lontana per raggiungerla a piedi in tempo. Guardò l’orologio: mancavano venti minuti all’inizio. Il cuore le batteva forte mentre estraeva il telefono e chiamava il Radio Taxi 24.

Dall’altra parte della linea, una voce calma e professionale la rassicurò: «Un taxi arriverà in tre minuti, signorina». Lucia sperava fosse vero. Intanto, il vento gelido le mordeva il viso e le mani le tremavano dall’ansia. Poi, come per miracolo, una macchina con il segnale luminoso svoltò all’angolo. Il conducente, un uomo sulla cinquantina con uno sguardo rassicurante, le fece cenno di salire. «Dove devo correre?» chiese con un sorriso. Lucia gli diede l’indirizzo del teatro e lui annuì: «Ci arriveremo, non si preoccupi».

La macchina sfrecciò per le strade di Milano, superando con destrezza il traffico serale. Il tassista, Marco, le raccontò di aver lavorato per anni come autista di ambulanza prima di passare al taxi. «So come gestire le emergenze», disse, mentre zigzagava tra le auto parcheggiate. Lucia guardava fuori dal finestrino, contando i minuti che restavano. A un certo punto, però, il semaforo rosso bloccò la strada. «Non possiamo aspettare!» esclamò lei, disperata. Marco non perse tempo: prese il cellulare e chiamò la centrale. «Ho una corsa urgente, rilasciatemi il verde», disse. Pochi secondi dopo, il semaforo diventò giallo e poi verde.

Quando finalmente arrivarono davanti al teatro, mancavano due minuti all’inizio dello spettacolo. Lucia pagò in fretta, ringraziando più volte Marco. «È stato un onore aiutarla», rispose lui con un cenno del capo. Correndo tra la folla, Lucia riuscì a raggiungere sua sorella e la nipote proprio quando si alzava il sipario. La piccola Emma, vestita da angelo, la vide sedersi e le sorrise. Quella sera, Lucia capì quanto fosse importante poter contare su qualcuno nei momenti di difficoltà. E da allora, ogni volta che sentiva parlare del Radio Taxi 24, sorrideva, ricordando l’uomo che le aveva salvato la serata.

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