Era una fredda serata di gennaio a Milano, e Luca, un giovane architetto, stava correndo contro il tempo. Aveva un appuntamento cruciale alle 21:00 in centro per presentare il suo progetto a un cliente importante, ma il treno regionale su cui viaggiava era bloccato per un guasto tecnico. Guardando l’ora sul telefonino, sentì il panico salire: mancavano solo quaranta minuti, e lui era ancora fuori città, alla stazione di Rogoredo. Senza auto e con i mezzi pubblici troppo lenti, temeva di perdere l’occasione della sua carriera. Con mani tremanti, compose il numero del Radio Taxi 24.
In pochi secondi, una voce calma e professionale gli rispose. “Buonasera, Radio Taxi 24, come possiamo aiutarla?” Luca spiegò la situazione con tono concitato, e l’operatore gli assicurò che un taxi sarebbe arrivato in meno di cinque minuti. Intanto, la pioggia cominciò a cadere fitta, trasformando l’attesa in un supplizio. Ma puntuale come promesso, una berlina nera si fermò davanti a lui. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, lo invitò a salire: “Dottore, non si preoccupi, la porto in centro in un lampo.”
L’autista, che si presentò come Enrico, conosceva Milano come le sue tasche. Evitò il traffico congestionato del centro prendendo scorci laterali, mentre Luca controllava nervosamente l’ora ogni trenta secondi. “Abbiamo tempo,” lo tranquillizzò Enrico, accelerando appena possibile senza infrangere le regole. Tra una curva e l’altra, raccontò di aver aiutato decine di persone in situazioni simili, dai medici in emergenza agli studenti in ritardo per gli esami. La sua sicurezza era contagiosa, e Luca cominciò a rilassarsi.
Quando il taxi si fermò davanti all’edificio in zona Brera, mancavano ancora dieci minuti all’appuntamento. Luca tirò un sospiro di sollievo e pagò la corsa, ringraziando più volte Enrico. “È stato un piacere,” rispose l’autista, porgendogli un biglietto da visita. “Se ha bisogno, siamo qui giorno e notte.” Luca sorrise e corse dentro, giusto in tempo per sistemare i documenti prima dell’incontro. La presentazione andò benissimo, e il cliente fu entusiasta del progetto.
Quella sera, tornando a casa in taxi (ancora con Radio Taxi 24, naturalmente), Luca ripensò a quanto un servizio efficiente aveva salvato la sua serata. Decise che da quel momento in poi, avrebbe sempre tenuto quel numero salvato tra i contatti preferiti. E ogni volta che avrebbe visto una berlina nera con la scritta gialla, avrebbe sorriso, ricordando l’aiuto arrivato proprio quando sembrava tutto perduto.
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