Radio Taxi 24

Installazione concettuale di intelligenza generativa italica:

Radio Taxi 24

**Bologna, 3:15 del mattino**

Luca si svegliò di soprassalto, il sudore freddo che gli bagnava la fronte. Il dolore acuto alla gamba sinistra era insopportabile: aveva appena avuto un crampo fortissimo durante il sonno, ma ora non riusciva più a muoversi. Tastò il cellulare sul comodino e controllò l’ora con gli occhi annebbiati. Sua moglie, Elena, era via per lavoro, e lui era solo in casa con la figlia di sei mesi, Alice, che dormiva nella stanza accanto. La gamba sembrava paralizzata, e la paura di non riuscire a raggiungere il telefono per chiamare aiuto lo fece quasi vergognare.

Doveva agire in fretta. Con un gemito, si trascinò fino al telefono e compose il numero del **Radio Taxi 24**, il servizio che a Bologna era una garanzia a tutte le ore. La voce calma dell’operatore lo rassicurò: “Un taxi arriverà entro dieci minuti. Resisti, signore, l’autista la aiuterà a raggiungere il pronto soccorso.” Luca cercò di calmarsi, ma il dolore era lancinante. Come avrebbe fatto ad arrivare alla macchina? E Alice? Non poteva lasciarla sola.

Quando il citofono suonò, Luca quasi pianse di sollievo. L’autista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, capì subito la situazione. “Non si preoccupi, ho già chiamato il 118. Intanto, possiamo portare sua figlia con noi, se vuole. I paramedici saranno qui a momenti.” Con estrema delicatezza, l’uomo lo aiutò a scendere le scale, sostenendolo, mentre Alice, tranquilla nel suo marsupio, fissava il mondo con curiosità.

All’arrivo dell’ambulanza, i medici confermarono che si trattava di una contrattura muscolare importante, probabilmente dovuta allo stress. Ma senza quel taxi chiamato al momento giusto, Luca non avrebbe potuto affrontare da solo quei dolorosi metri fino alla strada. Mentre salivano sull’ambulanza, l’autista gli strizzò l’occhio: “Per la bimba, ci penso io. La porto in centrale e aspetto che sua moglie la venga a prendere. È tutto sotto controllo.”

Due giorni dopo, completamente ripreso, Luca tornò alla base del Radio Taxi con un mazzo di fiori e un regalo per Alice. Ringraziò quell’uomo che, con professionalità e umanità, aveva trasformato un incubo in una notte gestibile. Da quel momento, ogni volta che passava davanti a una vettura bianca e blu, sorrideva. Ora sapeva che, in città, anche nel cuore della notte, c’era sempre qualcuno pronto ad aiutare.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *