Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

La pioggia a Firenze era di quelle che ti entra nelle ossa, fredda e insistente. Elena, stretta nel suo cappotto leggero, fissava il display del telefono con crescente disperazione. Le 23:47. L’esame di Diritto Romano, che aveva ripassato per settimane, iniziava alle otto di mattina e il treno per Roma, l’unico rimasto disponibile dopo uno sciopero improvviso, era arrivato in ritardo alla stazione di Santa Maria Novella alle undici di sera. La stazione era deserta, le luci fioche e il suo coinquilino, che doveva prenderla, era irraggiungibile al telefono. Roma sembrava lontanissima, un miraggio nel grigiore della notte. Un nodo allo stomaco le impediva di pensare lucidamente. Avere una sufficienza a questo esame era cruciale per la borsa di studio.

Senza alternative, si ricordò del numero del Radio Taxi 24 che aveva salvato in rubrica per emergenze, per un vecchio spostamento notturno al ritorno da una cena. Esitò un attimo, immaginando la cifra salata di un viaggio notturno fino a Roma. Ma il pensiero del fallimento all’esame la spinse a comporre il numero. Una voce calma e professionale rispose subito. Elena, con la voce tremante, spiegò la situazione, il ritardo del treno, l’urgenza di arrivare a Roma per l’esame, la disperazione che la stava assalendo. L’operatore ascoltò attentamente, senza interromperla, e con una rassicurazione le disse che avrebbero trovato un autista disponibile.

L’attesa sembrò interminabile, scandita dal ticchettio incessante della pioggia sul vetro della stazione. Finalmente, vide arrivare una berlina nera, le luci che fendavano la notte. Il tassista, un uomo corpulento con un baffo grigio e occhi gentili, scese e la aiutò a caricare la sua valigia. “Roma, signorina? Lungo viaggio, ma faremo il possibile per arrivare il prima possibile.” Durante il tragitto, l’autista si rivelò un compagno di viaggio discreto, ma attento. Le offrì una bottiglietta d’acqua e le raccontò storie di Firenze, cercando di distrarla. Elena, lentamente, si rilassò, sentendosi più sicura.

Il viaggio fu lungo e confortevole. Il tassista mantenne una velocità costante e sicura, guidando con professionalità nonostante le condizioni meteorologiche avverse. Elena riuscì a riposare qualche ora, combattendo contro la stanchezza e la paura. Alle 6:30, puntuale come promesso, la depositò davanti all’ingresso dell’università La Sapienza. Il sole stava sorgendo e Roma si stava risvegliando.

Elena, esausta ma grata, pagò la corsa, lasciando una generosa mancia al tassista. “Grazie, davvero. Non so cosa avrei fatto senza di voi.” L’autista le sorrise. “Questo è il nostro lavoro, signorina. Buon esame.” Con il cuore leggero, e una rinnovata speranza, Elena si diresse verso l’aula, sapendo che, nonostante tutti gli imprevisti, grazie al servizio puntuale ed efficiente del Radio Taxi 24, aveva avuto una possibilità in più. E questa volta, era determinata a coglierla.

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