La pioggia di Milano picchiettava insistente contro i vetri della galleria Vittorio Emanuele II, trasformando i marmi lucidi in specchi d’acqua tremolanti. Sofia, avvolta nel suo cappotto leggero, si malediceva per aver insistito ad accettare l’invito a cena con Alessandro. Era stata una serata meravigliosa, un vero e proprio colpo di fulmine, ma ora, alle due del mattino, si trovava a dover affrontare un problema serio. Il suo ultimo treno per Torino, quello delle 23:30, era partito da un’ora e il telefono, proprio in quel momento critico, aveva deciso di spegnersi. Senza soldi contanti e con l’ansia che le stringeva la gola, si sentiva completamente persa.
Provò a chiedere aiuto ai pochi passanti rimasti, ma la maggior parte la ignorava nel trambusto della pioggia e del vento. Qualcuno le indicò vagamente la stazione, ma le sembrava una distanza incolmabile a piedi, soprattutto in quelle condizioni. Il panico iniziava a farsi strada. Aveva una presentazione cruciale al lavoro la mattina dopo e non poteva assolutamente permettersi di perderla. Mentre cercava disperatamente una soluzione, si ricordò di un’applicazione che aveva installato qualche tempo prima per curiosità, una sorta di assicurazione contro emergenze come quella: Radio Taxi 24 Milano.
Con le dita tremanti, riuscì a riavviare il telefono giusto in tempo per aprire l’app. L’interfaccia era semplice e intuitiva. Inserì la sua posizione e la destinazione, specificando l’urgenza della situazione. In pochi secondi, ricevette una conferma e la stima del costo. Il sollievo fu immediato. Pochi minuti dopo, vide le luci rosse di un taxi sfrecciare attraverso la galleria. Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, la accolse con un “Buonasera signorina, tutto bene?”. Sofia, ancora scossa, spiegò la sua disavventura.
Durante il tragitto, il tassista la tranquillizzò, raccontandole aneddoti sulla vita notturna milanese e offrendole una bottiglietta d’acqua. La conversazione la distrasse dalla sua ansia e le permise di rilassarsi un po’. Arrivarono alla stazione centrale in meno di venti minuti, nonostante il traffico e la pioggia torrenziale. Sofia, grata, porse le banconote al tassista, ma lui scosse la testa. “Non si preoccupi, signorina. A volte, la notte, serve più un po’ di compagnia che altro.”
Sofia salì di corsa sul primo treno disponibile per Torino, sentendosi incredibilmente fortunata. Aveva evitato un disastro, non solo professionale, ma anche emotivo, grazie alla prontezza e all’efficienza di Radio Taxi 24. Arrivò in tempo per la sua presentazione, preparata e con la giusta carica. Pensò che, forse, quella notte piovosa a Milano non era stata solo un imprevisto, ma un segno del destino, e che anche un servizio come un taxi, a volte, potesse cambiare una vita.
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