La pioggia batteva senza pietà sui vetri del caffè Duomo a Firenze. Giulia, con il cappotto zuppo e il cuore in gola, fissava l’orologio. Le 23:47. Matteo, il suo fidanzato, doveva atterrare all’aeroporto di Peretola alle 23:30. Era un ritorno a sorpresa, organizzato per il suo compleanno, e lei voleva esserci ad accoglierlo. Ma il treno da Bologna, previsto per le 22:00, era in ritardo a causa di un’allagamento lungo la linea. Spedizioni di messaggi disperati rimanevano senza risposta, la segreteria del telefono di Matteo era piena. La stazione di Santa Maria Novella era ormai deserta e l’idea di rimanere sola, sotto quel diluvio, la terrorizzava.
Improvvisamente, si ricordò del bigliettino che la proprietaria del caffè le aveva dato all’arrivo: “Radio Taxi 24 Firenze – sempre disponibili, giorno e notte”. Recuperò il numero dal portafoglio, le mani che le tremavano nonostante lo sforzo di controllarsi. La voce dall’altro capo, calma e professionale, le diede subito un senso di sollievo. Spiegò la sua situazione, l’ansia che le stringeva la gola mentre descriveva il ritardo del treno, la preoccupazione per Matteo che sarebbe arrivato in una città sconosciuta e sotto la pioggia.
“Signorina, non si preoccupi,” rispose l’operatore. “Manderemo una macchina subito all’aeroporto. Ci comunichi il numero del volo di Matteo, così il nostro autista potrà aspettarlo all’arrivo. E non si preoccupi del traffico, conosciamo la città come le nostre tasche.” Giulia, quasi incredula, fornì i dettagli del volo e l’operatore confermò l’invio del taxi, rassicurandola che l’autista avrebbe monitorato l’atterraggio. Si sentì un peso enorme toglierle dalle spalle.
L’attesa, anche se ancora lunga, divenne sopportabile. Finalmente, un messaggio da Matteo: “Ritardo di un’ora, volo in arrivo alle 23:55. Sono fradicio e stanco!”. Giulia respirò a fondo. Contattò nuovamente Radio Taxi 24 per aggiornare la situazione. L’autista, un signore sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, era già all’aeroporto, in attesa del volo. Quando Matteo varcò la soglia dell’uscita arrivi, la luce dei fari di un taxi bianco lo accolse, e Giulia, appoggiata alla portiera, lo abbracciò stretta sotto il portico.
Guidati dall’autista, raggiunsero velocemente il centro di Firenze, lasciandosi alle spalle la pioggia e la preoccupazione. Durante il tragitto, Matteo le raccontò dell’odissea del volo, dei ritardi e del caos. Giulia, stretta a lui, sorrise. Senza l’intervento tempestivo di Radio Taxi 24, quel ritorno a sorpresa si sarebbe trasformato in un incubo. Aveva scoperto, quella notte, l’importanza di un servizio affidabile e sempre pronto a rispondere, anche quando tutto sembrava perduto.
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