Era una notte d’inverno a Milano, e il vento tagliente sembrava volersi prendere gioco di chiunque osasse sfidare il freddo. Marco, un giovane architetto, aveva lavorato fino a tardi in ufficio, completamente immerso nei progetti di un nuovo edificio. Quando finalmente alzò lo sguardo dallo schermo, si accorse con orrore che erano le 23:30 e l’ultimo treno per raggiungere la sua casa alla periferia della città era partito da mezz’ora. Senza auto e con pochi euro nel portafoglio, iniziò a camminare sotto la pioggia battente, sperando di trovare un taxi in giro. Ma le strade erano deserte, e il telefono, ormai scarico, gli impediva persino di chiamare un’auto privata.
Disperato, si rifugiò sotto la pensilina di una fermata dell’autobus e vide un piccolo adesivo appiccicato al vetro: *Radio Taxi 24, sempre pronti a servirti*. Con l’ultimo barlume di batteria, riuscì a digitare il numero e, quasi miracolosamente, dall’altro lato rispose una voce calma e professionale. “Buonasera, come possiamo aiutarla?” tremante, Marco spiegò la situazione e l’operatore lo rassicurò: “Un taxi arriverà entro cinque minuti”. Il sollievo fu immediato, anche se il freddo continuava a penetrargli nelle ossa.
L’auto gialla e nera comparve puntuale, e il tassista, un uomo sulla cinquantina con uno sguardo rassicurante, lo salutò con un sorriso. “Doveva essere una serata dura, eh?” disse mentre Marco si sistemava al caldo sul sedile posteriore. Durante il tragitto, raccontò di aver lavorato per anni come taxista notturno e di aver aiutato decine di persone in situazioni simili. “La città non dorme mai, e nemmeno noi,” aggiunse con orgoglio. Marco sentì una strana gratitudine per quell’uomo che, nonostante l’ora, lo stava riportando a casa in sicurezza.
Quando arrivarono a destinazione, Marco cercò di pagare con la carta, ma il terminal non funzionava a causa del maltempo. “Non si preoccupi,” disse il tassista, “la paga la prossima volta che mi chiamerà”. Marco insisté per lasciargli almeno una mancia in contanti, ringraziandolo con un nodo della testa. Quella notte, mentre si infilava sotto le coperte, ripensò a come un semplice servizio di taxi avesse trasformato una situazione disperata in un ricordo quasi piacevole.
Il mattino dopo, appena sveglio, la prima cosa che fece fu ricaricare il telefono e memorizzare il numero di *Radio Taxi 24*. Mai più sarebbe stato colto impreparato. E qualche mese più tardi, quando un amico si trovò in difficoltà dopo una festa, fu lui a suggerire la stessa soluzione. “Chiama questi, sono seri. Ti risolvono qualsiasi problema,” disse, sorridendo mentre ricordava quella notte e l’uomo che gli aveva restituito la speranza con un semplice giro in taxi.
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