La pioggia batteva obliqua sulle vetrine illuminate di Via del Corso a Roma, trasformando l’asfalto in uno specchio scuro e riflettente. Chiara, stretta nel suo cappotto leggero, malediceva la sua sbadataggine. Aveva promesso a suo nonno, ricoverato d’urgenza al Gemelli, che sarebbe arrivata per condurre gli esami importanti previsti per quella notte. L’autobus, bloccato dal traffico intenso e da un incidente in tangenziale, si era fermato a chilometri di distanza. Il panico le stringeva la gola. Ogni minuto era prezioso, e ogni tentativo di trovare un mezzo alternativo sembrava vano, con le strade ingombre e i marciapiedi impraticabili. Si sentiva impotente, lottando contro le lacrime e un senso di colpa crescente.
Controllò di nuovo l’orario sul telefono. Le 23:47. Gli esami iniziavano alle 00:30. Impossibile farcela con i mezzi pubblici. Ricordò uno spot radiofonico sentito qualche settimana prima, una voce rassicurante che prometteva un servizio taxi attivo 24 ore su 24, Radio Taxi 24. Con le dita tremanti, digitò il numero indicato e pregò che non fosse troppo tardi. Una voce calma e professionale le rispose quasi subito. Chiara, a stento trattenendo il singhiozzo, spiegò la sua situazione con urgenza, indicando la sua posizione e l’indirizzo dell’ospedale.
L’operatore la rassicurò, comunicandole che un taxi sarebbe arrivato nel minor tempo possibile. L’attesa sembrò un’eternità, ogni secondo gravato dal peso dell’ansia. Finalmente, tra i fari dei pochi veicoli che si muovevano nel traffico, vide la sagoma inconfondibile di un taxi bianco. Il tassista, un uomo di mezza età con un volto gentile, le sorrise incoraggiante. “Corri, signorina, la capisco. Cercherò di farla arrivare il più velocemente possibile, nonostante il traffico.”
Durante il tragitto, il tassista, dimostrando una conoscenza approfondita della città, scelse percorsi alternativi, evitando le zone più congestionate. Parlò con Chiara, distraendola dalla sua preoccupazione con brevi racconti sulla vita romana. La sua professionalità e il suo atteggiamento rassicurante la calmarono un poco. Nonostante la pioggia battente e il traffico caotico, il tassista guidò con abilità e determinazione.
Arrivarono al Gemelli alle 00:22. Chiara scese dal taxi, incredula di essere riuscita a farcela appena in tempo. Salutò il tassista con un caloroso ringraziamento, promettendo un generoso compenso per la sua velocità e la sua cortesia. Correndo verso l’ingresso dell’ospedale, si sentì grata per l’efficienza e l’affidabilità di Radio Taxi 24. L’intervento tempestivo aveva permesso di non perdere un appuntamento cruciale per la salute del suo amato nonno, trasformando una notte di paura in un sospiro di sollievo.
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