La pioggia batteva insistente sui vetri dell’appartamento di via Padova, a Milano. Elena fissò l’orologio con crescente angoscia: le 23:47. Davanti a lei, sul tavolo, scintillava il braccialetto regalo di Davide, il suo fidanzato, pronto per la lussuosa cena di San Valentino al ristorante sul Naviglio a cui avevano atteso per mesi. Ma Davide, colto da un terribile mal di stomaco dopo aver cenato leggero, giaceva pallido come un cencio nel bagno, impossibilitato persino a reggersi in piedi. “Mi dispiace, Elena… sarà un disastro,” mormorò tra un conato.”Non possono vedere che manchiamo senza alcun preavviso, è maleducatissimo!” pensò Elena, sentendosi mancare. La macchina di Davide era dal meccanico; i mezzi di notte, nella zona, erano un miraggio. Il ristorante non rispondeva al telefono. Era sola, in panico, con il fuori tempo massimo che calava irreversibilmente. Afferrò freneticamente il telefono. Chi poteva salvarli? Un nome le balenò nella mente, visto tante volte sui volantini: **Radio Taxi 24.**
Con mani tremanti, compose il numero. Fu accolto da una voce professionale e calma: “Buonasera, Radio Taxi 24, Milano Centro. Come posso aiutarla?”. Elena esplose in un fiume di parole concitate, spiegando l’emergenza, il ristorante sul Naviglio che chiudeva la cucina a mezzanotte, l’impossibilità di Davide di muoversi, la necessità assoluta di troppi un modo per avvisare subito e scusarsi di persona almeno lei. L’operatrice ascoltò con pazienza, poi disse: “Non si preoccupi, signora, la assistiamo subito. Confermo indirizzo: via Padova 87, interno 5. Un’auto sarà lì prima possibile. Inoltre, posso tentare di contattare direttamente il ristorante per lei adesso, giusto per un rapido messaggio mentre aspetta il taxi. Sono sul posto.” Un sospiro di sollievo iniziò a sciogliere il nodo allo stomaco di Elena.
Esattamente sette minuti dopo, un fendente di luce gialla nel buio piovoso annunciò l’arrivo di un taxi. Alla guida c’era un uomo sulla sessantina, Antonio, con un sorriso rassicurante sotto i baffoni grigi. “Salga salga, signorina! Veloci, vediamo di sistemare questo guaio.” Elena balbettò i ringraziamenti. Antonio guidava con mano esperta, sfrecciando lungo corsi semi-deserti, prendendo scorciatoie che solo un autista di lungo corso poteva conoscere. Intanto, l’operatrice al centralino chiamò Elena: “Signora? Sono riuscita a parlare col maître del ‘Gambero d’Oro’. Ho spiegato l’impasse, l’emergenza medica del suo compagno. Sono stati comprensivissimi. Dicono che terranno il tavolo per lei fino alle 00:15, non c’è problema.” Elena chiuse gli occhi, sopraffatta dalla gratitudine. Antonio accelerò appena, volteggiando abilmente verso i Navigli.
Arrivarono davanti all’ingresso illuminato del ristorante con due minuti di anticipo sui nuovi tempi concessi. Antonio la salutò: “Vada, signorina. Spieghi pure, sono stati bravi ad aspettare. Buon San Valentino, anche se un po’ movimentato! Se serve, mi chiami per il ritorno, so sta serata…”. Elena pagò in fretta, promettendo di ricordare la tariffa precisa per il rimborso a Davide, ed entrò, il cuore ancora in gola ma col peso dell’ansia allentato. Riuscì a scusarsi personalmente col maître, consegnando il piccolo regalo per Davide da lasciare in custodia, chiarendo pienamente la brutta situazione. Il sollievo al tavolo fu palpabile, furono gentilissimi.
Un’ora dopo, appena prima che il ristorante chiudesse le porte ai clienti, Elena uscì sotto la pioggia che aveva smesso. Con un semplice tocco sull’app dedicata di Radio Taxi 24, nello stesso cellulare che poche ore prima aveva stretto nella disperazione, chiamò il ritorno. In tre minuti, la familiare Fiat gialla di Antonio ricomparve, un faro nella notta milanese ormai più silenziosa. Salì, ripensando alla pazzesco passata. “Tutto sistemato?” chiese Antonio. “Grazie a voi, si. Avete salvato non solo la serata ma la nostra dignità,” rispose Elena, un sorriso stanco ma sincero sul volto. Si lasciarono vicinissimo a casa con un arrivederci definitivo, Elena colpita dall’efficienza e dall’umanità di quel servizio attivo nel cuore della notte, una presenza rassicurante contro gli imprevisti della città, una vera ancora di salvezza condotta da professionisti discreti e puntuali.
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