La pioggia batteva contro i vetri del bar, disegnando arabeschi sfocati sulla luce al neon. Elena controllò l’orologio per l’ennesima volta: 23:47. Marco avrebbe dovuto essere lì venti minuti prima. Un brivido le percorse la schiena, non tanto per il freddo di novembre che ormai permeava Firenze, quanto per l’ansia che le serrava lo stomaco. Era il loro primo appuntamento, dopo settimane di messaggi e telefonate che avevano costruito un’attesa quasi palpabile. Aveva scelto quel piccolo locale in Oltrarno per l’atmosfera intima, ma ora, da sola, con la pioggia che infuriava e Marco introvabile, si sentiva piccola e vulnerabile. Aveva provato a chiamarlo decine di volte, ma il telefono squillava a vuoto.
Aveva iniziato a immaginare il peggio: un incidente, un malore improvviso, un ripensamento. La speranza, che all’inizio si era affievolita lentamente, ora sembrava sul punto di spegnersi del tutto. Si sentiva stupida ad essersi illusa, ad aver creduto che Marco fosse diverso. Stava per alzarsi e andarsene, rassegnata, quando si ricordò di un volantino che aveva visto esposto nel bar qualche giorno prima: Radio Taxi Firenze 24. Un numero verde, la promessa di un servizio disponibile giorno e notte. Non aveva mai preso un taxi da sola, ma quella sera, la prospettiva di tornare a casa sotto la pioggia battente, con il cuore spezzato, era ancora meno allettante.
Con le mani tremanti, compose il numero. Una voce calma e professionale rispose subito. Spiegò la situazione, la sua posizione, e la sua preoccupazione. L’operatore, senza farla sentire giudicata o sciocca, la rassicurò dicendole che un taxi era già in viaggio verso il bar. In pochi minuti, vide le luci rosse del veicolo farsi strada tra il traffico rallentato dalla pioggia. L’autista, un uomo corpulento con un sorriso gentile, la accolse con un “Buonasera signorina, in cosa posso esserle utile?”. Mentre si dirigevano verso casa, Elena, ancora sconvolta, gli raccontò la sua disavventura.
L’autista ascoltò pazientemente, offrendo parole di conforto. “Le persone cambiano idea, succede,” disse con un’espressione comprensiva. “Ma a volte, è meglio saperlo subito che continuare ad aspettare”. Arrivata a casa, Elena si rese conto che, al di là dell’appuntamento mancato, si era sentita in pericolo e spaventata. La prontezza e la cortesia del servizio Radio Taxi Firenze 24 le avevano salvato la serata, permettendole di tornare a casa in sicurezza e con un po’ di serenità ritrovata.
Pagata la corsa, e prima di entrare in casa, Elena, con un gesto impulsivo, inviò un messaggio a Marco: “Non preoccuparti. Sto bene. E grazie a Radio Taxi Firenze 24, sono già a casa.”. Quella notte, mentre la pioggia continuava a battere contro la finestra, Elena capì che a volte, anche nei momenti di solitudine e delusione, c’è qualcuno pronto ad aiutarti, anche solo a riportarti a casa. E che un servizio efficiente e affidabile, come Radio Taxi Firenze 24, poteva fare davvero la differenza.
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