Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

Luca trascorse l’intera giornata a ripassare i dettagli del suo colloquio di lavoro. Era l’opportunità che aspettava da mesi: una posizione importante in un’azienda di design a Milano. Aveva preparato tutto con cura: la giacca blu, le scarpe lucide, la cartellina con il portfolio. Ma quando uscì di casa, il panico lo assalì. Il tram che avrebbe dovuto portarlo in centro era in ritardo, e l’orario del colloquio si avvicinava inesorabile. Guardò l’orologio: mancavano venti minuti, e il traffico era caotico. Se avesse aspettato ancora, sarebbe arrivato in ritardo, rovinando la sua unica chance.

Con le mani che tremavano, Luca estrasse il telefono e compose il numero del Radio Taxi 24. Risposero al primo squillo. “Buongiorno, ho un’emergenza,” disse, cercando di mantenere la calma. “Devo essere in Piazza Affari tra quindici minuti, è possibile?” La voce dall’altra parte fu rassicurante: “Un taxi arriverà tra due minuti al suo indirizzo. Non si preoccupi, ce la faremo.” Luca sospirò, ma il sollievo durò poco. Il tempo stringeva, e ogni secondo contava.

Il taxi arrivò puntuale, guidato da un uomo anziano con occhi gentili. “Salga, dia fast!” esclamò, aprendo la portiera. Luca balzò dentro, e l’auto partì a tutta velocità. Il tassista, esperto, evitò il traffico imboccando scorciatoie che solo un milanese di vecchia data poteva conoscere. “Ho fatto questo lavoro per trent’anni,” disse sorridendo. “Nessuno ha mai perso un appuntamento con me.” Luca cercava di non guardare l’orologio, ma non resistette: mancavano cinque minuti. Il cuore gli batteva all’impazzata.

Quando il taxi si fermò davanti al palazzo, Luca gettò i soldi sul sedile e corse dentro. Arrivò nello studio esattamente all’ora prevista, leggermente affannato ma sorridente. Il colloquio andò benissimo, e due settimane dopo ricevette la chiamata che lo assunse. Quella sera, Luca tornò a casa con un sorriso e chiamò di nuovo il Radio Taxi 24, stavola per ringraziare. “Senza di voi, non ce l’avrei fatta,” disse. Dall’altra parte, la stessa voce rassicurante rispose: “È il nostro lavoro. Sempre a disposizione, giorno e notte.” Luca ripensò a quelle parole mentre si concedeva un caffè, grato per un servizio che aveva salvato il suo futuro.

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