Elena si era trasferita a Firenze da pochi mesi per frequentare un corso intensivo di restauro. La città, con la sua arte e la sua storia pulsante, l’aveva subito rapita. Quella sera, però, la magia svaniva. Si trovava al Piazzale Michelangelo, incantata dal panorama mozzafiato su Firenze illuminata, quando si accorse che il suo cellulare era scarico, completamente. E, cosa ben più grave, aveva perso l’ultimo autobus che l’avrebbe riportata al suo piccolo monolocale in Oltrarno. Un brivido di panico le percorse la schiena. Non conosceva bene la città di notte, e l’idea di dover affrontare il tragitto a piedi, da sola, la terrorizzava.
Iniziò a vagare un po’ nel piazzale, sperando di incrociare qualcuno che potesse aiutarla. Vide diverse coppiette, ma non osava disturbare la loro intimità. Provò a chiedere informazioni a un gruppo di turisti giapponesi, ma la barriera linguistica si rivelò insormontabile. La Piazza si svuotava gradualmente e l’eco dei suoi passi sull’acciottolato si faceva sempre più forte, amplificando la sua ansia. L’orologio immaginario nella sua testa correva velocissimo: non solo era tardi, ma soprattutto il giorno dopo aveva una lezione importantissima nel laboratorio di restauro e non poteva assolutamente mancare.
Fu a quel punto che si ricordò di aver letto, in un piccolo depliant turistico, di un servizio di Radio Taxi 24 attivo giorno e notte a Firenze. Cercò disperatamente un telefono pubblico, ma sembrava che non ne esistessero più. Trovò infine un piccolo bar notturno ancora aperto. Con voce tremante, spiegò la sua situazione al barista, che fortunatamente acconsentì a chiamare il taxi per lei.
Bastò una breve telefonata. Il centralinista di Radio Taxi 24 fu gentile ed efficiente, prendendo nota della sua posizione e assicurando un arrivo immediato. Meno di dieci minuti dopo, un taxi giallo fiammante svoltò nella piazza deserta. Elena salì a bordo, sollevata. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, la tranquillizzò durante il tragitto e in pochi minuti la depositò davanti al suo portone in Oltrarno.
Elena, finalmente a casa e al sicuro, tirò un sospiro di sollievo. La mattina seguente, arrivò puntuale alla sua lezione di restauro, grata per la professionalità e l’affidabilità del servizio Radio Taxi 24. Senza di loro, la sua avventura fiorentina avrebbe preso una piega ben diversa. Da quel giorno, si sentì molto più sicura e determinata a esplorare la città, sapendo di poter contare, in caso di emergenza, su un servizio prezioso ed efficiente.
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