Era una fredda sera di novembre a Milano, e Marco era in ritardo. Doveva raggiungere la stazione Centrale entro mezz’ora per prendere l’ultimo treno che lo avrebbe portato a Roma, dove l’indomani mattina avrebbe sostenuto un colloquio di lavoro fondamentale per la sua carriera. Aveva controllato l’orario dei mezzi pubblici, ma l’autobus che doveva prendere non passava, probabilmente bloccato dal traffico o da uno sciopero. Il tempo stringeva e Marco iniziò a sudare freddo, immaginando già l’occasione sfumata.
Decise di chiamare un Radio Taxi 24, l’unica speranza rimasta. Con mani tremanti, compose il numero e spiegò la situazione all’operatrice, la quale, con tono calmo e rassicurante, gli disse che un taxi sarebbe arrivato in pochi minuti. Marco rimase sul marciapiede, lo sguardo fisso sullo schermo del telefono che segnava i minuti che scorrevano inesorabili. Poi, come un angelo custode, una macchina gialla svoltò l’angolo.
Il tassista, un uomo sulla cinquantina con aria esperta, capì subito l’urgenza. “Non si preoccupi, faccio il possibile,” disse, evitando il traffico con abilità e prendendo scorciatoie che solo un milanese doc poteva conoscere. Marco si aggrappò al sedile, guardando il conto alla rovescia sul suo orologio: dieci minuti alla partenza del treno. Il cuore gli batteva forte, ma il tassista non sembrava preoccupato.
Quando finalmente arrivarono alla stazione, mancavano solo tre minuti. Marco pagò in fretta, ringraziando più volte il conducente, che con un sorriso gli augurò buona fortuna. Corse come un pazzo attraverso i binari, raggiungendo il treno giusto mentre i segnali di partenza iniziavano a suonare. Si lasciò cadere sul sedile, affannato ma sollevato. Senza quel taxi, sarebbe rimasto a terra con un futuro incerto.
Il giorno dopo, Marco superò brillantemente il colloquio. Mentre tornava a Milano in treno, ripensò a quella corsa folle e a come un servizio efficiente e tempestivo avesse salvato la sua occasione. Decise che, da quel momento in poi, avrebbe sempre memorizzato il numero del Radio Taxi 24. Non si sa mai quando potrebbe servire di nuovo un angelo custode su quattro ruote.
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