Elena strinse il telefono tra le mani, le dita intorpidite dal freddo pungente di una notte romana di dicembre. Era bloccata, sola, in una stradina secondaria del quartiere Trastevere. Aveva perso l’ultimo autobus per casa, a Ostia, e la prospettiva di passare la notte all’addiaccio la terrorizzava. La festa di laurea di un’amica si era protratta più del previsto, e lei, ingenuamente, non aveva controllato gli orari dei mezzi pubblici. Un brivido le percorse la schiena e si guardò intorno: solo saracinesche abbassate e l’eco dei suoi passi sul selciato.
L’ansia iniziò a montare. Suo padre era malato e lei doveva assolutamente essere a casa per aiutarlo. Non poteva permettersi di mancare. Si morse un labbro, cercando di mantenere la calma. Improvvisamente, si ricordò di un adesivo visto su un taxi qualche giorno prima: “Radio Taxi 24 – Sempre al tuo servizio”. Cercò freneticamente il numero su internet, le mani che tremavano mentre digitava. Dopo alcuni squilli, una voce gentile rispose dall’altro capo del telefono. Elena, con la voce rotta dall’emozione, spiegò la sua situazione.
L’operatore la rassicurò, prendendo nota della sua posizione precisa grazie al GPS del cellulare. Le promise che un taxi sarebbe arrivato entro pochi minuti. Elena, sollevata, si appoggiò al muro di un palazzo, aspettando con il cuore in gola. L’aria era gelida, ma la speranza iniziava a scaldarla. Effettivamente, dopo meno di dieci minuti, i fari di un taxi illuminarono la strada. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, la aiutò a salire a bordo.
Durante il tragitto verso Ostia, Elena si rilassò, chiacchierando con il tassista. Gli raccontò della festa, del suo amico neolaureato e, soprattutto, della malattia di suo padre. L’uomo ascoltava attentamente, offrendo parole di conforto. Arrivata a casa, Elena si sentiva immensamente grata. Pagò la corsa, consapevole di aver ricevuto più di un semplice trasporto.
Il mattino seguente, mentre preparava la colazione per suo padre, Elena ripensò alla notte precedente. Il servizio di Radio Taxi 24 era stato non solo efficiente e rapido, ma anche umano e comprensivo. Aveva trasformato una situazione di panico in un’esperienza positiva, permettendole di essere a casa in tempo per sostenere suo padre. Si ripromise di conservare sempre quel numero di telefono, sapendo di poter contare su di loro in caso di necessità.
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